Tanti tifosi interisti si sono lamentati per il gol annullato a D’Ambrosio nella gara col Parma. Sui social la polemica è durata poco perchè l’Inter ha vinto, ma perfino un vip come Gianni Riotta, ex direttore del Tg1 e del Sole 24 ore, solitamente compassato, s’è lasciato andare a uno sfogo al gol di Lautaro (“ora annulla anche questo”, ha twittato). A spiegare la decisione di Irrati è l’ex arbitro Marelli sul suo blog. Scrive Marelli: “Al minuto 53 l’Inter trova la rete del vantaggio con D’Ambrosio che devia in rete un cross dalla fascia sinistra. Immediate le proteste del portiere del Parm che segnala un presunto tocco di mano: Dopo pochi secondi il VAR Valeri richiama Irrati alla “on field review” proprio per valutare la punibilità del tocco di mano di D’Ambrosio. Review che dura giusto una ventina di secondi prima che l’arbitro decida di annullare la rete, assegnando un calcio di punizione diretto. La scelta è corretta ma non per il motivo a cui tutti pensano ma per una direttiva della UEFA. In linea teorica la rete sarebbe regolare. Ripeto: in linea teorica: Nel momento in cui il pallone arriva dalle parti di D’Ambrosio, lo stesso calciatore ha già la testa piegata verso il basso e ciò indica il fatto che il difensore dell’Inter non avesse nemmeno lo sguardo rivolto al pallone stesso. Che la deviazione col braccio sia casuale è praticamente una certezza e, per tal motivo, la rete sarebbe stata (regolamento alla mano) da assegnare”.
LA REGOLA – “In realtà questo tipologia di episodi rappresenta un’eccezione veicolata da una direttiva della UEFA di alcuni anni fa, immediatamente recepita dall’AIA, secondo cui non può essere accettata (perché contraria allo spirito del gioco) una rete segnata di mano o braccio. Non è un caso che lo scorso anno, affrontando l’episodio che portò alla rete di Cutrone in Milan-Lazio, scrissi lo stesso concetto, confermato dalla decisione del Giudice. Naturalmente, sulla base della direttiva citata, la rete doveva essere annullata (come quella di Cutrone in Milan-Lazio della scorsa stagione). E non è un caso, proprio sulla base di tale ragionamento, che D’Ambrosio non sia stato ammonito: il gesto non era volontario e sarebbe abbastanza curioso sanzionare disciplinarmente il calciatore”.
IL RIGORE NEGATO – In merito al rigore chiesto dai nerazzurri, Marelli poi dice: “Al minuto 59 l’Inter chiede un calcio di rigore per un tocco di mano di Bastoni su cross al centro di D’Ambrosio: In questo caso è difficile pensare che Irrati possa aver visto qualcosa, coperto dal corpo dello stesso Bastoni che colpisce il pallone col braccio sinistro, quello opposto rispetto alla linea di visione dell’arbitro. Corretta la scelta di Valeri di non consigliare la “on field review“: Entrambe le immagini chiariscono che Bastoni colpisce il pallone col braccio sinistro ma lo stesso è aderente al corpo. Decisione ineccepibile”.