L’Inter supera anche l’ostacolo Bologna e quello della ripartenza dopo 20 giorni di sosta forzata facendo un altro passo verso lo scudetto.
La squadra di Conte approfitta dei pareggi di Milan e Juventus e fa letteralmente il vuoto in classifica salendo a 68 punti grazie alla nona vittoria consecutiva in campionato: ora sono otto le lunghezze sui rossoneri, che hanno una partita in più, e dodici quelli sui campioni d’Italia. Mercoledì recuperi Inter-Sassuolo (ma senza Bastoni e Brozovic, squalificati) e Juventus-Napoli.
Ha deciso un gol al 30′ del primo tempo del solito Romelu Lukaku, che risponde a Cristiano Ronaldo tenendo vivo anche il testa a testa per il titolo di capocannoniere.
Inter in campo con la formazione tipo eccetto Ranocchia al posto di De Vrij, appena negativizzatosi dal Coronavirus e Young per Perisic, mentre Mihajlovic è privo dell’ex Palacio e riporta Barrow di punta con Soriano, in gol ben quattro volte in carriera contro l’Inter, a sinistra.
La partita è gradevole fin dai primi minuti, complice anche la classifica del Bologna che permette ai rossoblù di affrontare la gara in modo coraggioso. L’Inter dal canto proprio mette in atto il proprio gioco consueto, alternando fasi di possesso palla ad altre in cui il pallone circola rapidamente per innescare la velocità degli attaccanti e gli inserimenti dei centrocampisti.
Tuttavia le occasioni latitano nel primo tempo. Soriano spaventa Handanovic in avvio, mentre la squadra di Conte passa al primo, vero tiro in porta: al 30’ non basta al giovane portiere rossoblù Ravaglia opporsi con bravura al colpo di testa di Lukaku su cross di Bastoni, perché il belga raccoglie la respinta e spinge in rete, seppur con un tocco sporco che si trasforma in gol grazie all’aiuto del palo.
La reazione degli emiliani è più di rabbia che di gioco, ma allo scadere del tempo Handanovic deve alzare in angolo un gran tiro al volo di Schouten.
I ritmi restano alti anche in avvio di secondo tempo, con il Bologna aggressivo e l’Inter pronta ad agire di rimessa. I nerazzurri hanno subito il pallone del ko con un contropiede rapidissimo avviato da Brozovic e rifinito da Lautaro, ma il tentativo a giro dell’argentino sbatte sul palo.
La squadra di Mihajlovic si spaventa e sceglie di abbassare i giri per qualche minuto, consapevole di come subire il raddoppio potrebbe chiudere la partita, ma prima della metà del tempo l’Inter è ancora costretta sulla difensiva: Handanovic si supera sul tentativo ravvicinato di Sansone, poi Svanberg spreca da ottima posizione.
Conte manda in campo Sanchez e Darmian per Lautaro e Young e l’Inter difende bassa nei minuti finali, ma il Bologna non trova il guizzo.
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