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Macedonia del Nord-Italia, interviste giocatori: i problemi della prima di Spalletti e le scuse di Elmas

Al termine del doloroso pareggio 1-1 contro la Macedonia del Nord alla prima di Spalletti, gli azzurri commentano con rammarico un risultato che fa male e complica il cammino verso l'Europeo 2024

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Inizia con un passo falso che rischia di fare malissimo, l’avventura sulla panchina azzurra di Luciano Spalletti, Al Toše Proeski di Skopje, su di un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, l’Italia non va oltre l’1-1 contro la Macedonia del Nord. Tra tre giorni, martedì 12, a San Siro, toccherà superare l’Ucraina per dare la scossa a un girone che rischia di complicarsi ulteriormente. Al termine della gara con la Macedonia del Nord, ai microfoni di Rai Sport, i giocatori azzurri non nascondono il rammarico.

Ciro Immobile: “Ora gira così”

Il primo ad andare davanti alle telecamere è Ciro Immobile, autore della rete cancellata dalla punizione magistrale di Enis Bardhi che, al minuto 81′, fissa di fatto il risultato sull’1-1. L’attaccante azzurro spiega come uscire dal momento non certo felicissimo:

Dobbiamo stare ancora più uniti. In questo periodo ci gira così… oggi hanno fatto un tiro e un gol. Siamo stati bravi anche a fare la nostra partita, creando anche qualche occasione nel primo tempo, nonostante il campo brutto. Ma ripeto, dobbiamo a stare uniti. Per martedì, dobbiamo lavorare, poi, vediamo. Problema a concretizzare? Sì, abbiamo avuto occasioni per fare gol, ma nel momento in cui gira così possiamo farci poco. Tocca rifarci martedì. Per noi è una partita fondamentale, dobbiamo lavorare ancora molto.

Sandro Tonali: “Non siamo stati bravi a portarla a casa”

Sulla stessa lunghezza d’onda le esternazioni dell’ex Milan, Sandro Tonali:

Delusione? Sì, perché non è quello che speravamo e il risultato che volevamo portare a casa. Però, questo è il calcio e possiamo farci poco. Occorre rimboccarsi le maniche e ripartire. Abbiamo una gara importate tra tre giorni. Dobbiamo tornare a essere l’Italia, a lavorare. Occasioni? Le abbiamo avute per tutta la partita. Una gara che abbiamo interpretato bene. Poi, negli ultimi minuti, loro hanno avuto questa reazione e non siamo riusciti a rispondere al meglio. Non siamo stati bravi a portarla a casa.

Brian Cristante: “Stasera fa malissimo”

Brian Cristante sottolinea, invece:

Che sentimento c’è? Stasera fa malissimo, siamo delusi. Ma abbiamo subito una gara tra pochi giorni che dobbiamo vincere. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire. Nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni. Dopo il gol, però, ci siamo un pochino fermati. Dovevamo chiuderla sfruttando le loro uscite, ma non siamo riusciti a trovare il secondo gol. Fatica alla prima uscita della nazionale a settembre? E’ sempre difficile, le squadre sono forti. Non abbiamo avuto molto tempo per trovarci con mister Spalletti. Ora abbiamo pochi giorni, dobbiamo guardare avanti. Pochi gol? Fare gol è la parte più difficile del calcio. Ovviamente, creiamo tanto, ma non riusciamo a segnare. Nel momento in cui ce la faremo, le gare saranno più facili.

Federico Dimarco: “Dopo il gol abbiamo smesso di giocare”

Più deciso, Federico Dimarco:

Nel primo tempo avevamo il controllo e abbiamo creato tanto, anche se finalizziamo poco. Che cosa è successo? Dopo il gol abbiamo smesso di giocare. Bastano una o due occasioni per complicare queste partite e così è stato. Qualificazione complicata? Sarà difficile contro l’Ucraina, ma dobbiamo fare i tre punti giocando da Italia. San Siro? La gente deve darci una spinta e noi dare il 200%. Se vinciamo sistemiamo le cose. Paura? No, se giochiamo come il primo tempo, possiamo toglierci delle soddisfazioni. Non dobbiamo commettere certi errori che si sono visti nel secondo tempo. Con l’Ucraina dobbiamo vincere.

Eljif Elmas, si scusa con l’Italia

Ai microfoni di Rai Sport c’è spazio anche per una battuta del centrocampista offensivo macedone del Napoli, Eljif Elmas, che ammette con grande onestà l’impossibilità di giocare a calcio su un terreno di gioco davvero in pessime condizioni:

Mi scuso con l’Italia e con tutta Europa per le condizioni di questo campo. Non è un terreno in cui si può giocare e abbiamo fatto fatica anche noi. Certo, il punto me lo prendo volentieri, ma non si può giocare su questi campi.

Macedonia del Nord-Italia, interviste giocatori: i problemi della prima di Spalletti e le scuse di Elmas Fonte: Ansa

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