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Madrid, Sabalenka sbaglia tanto ma Coco Gauff di più: terzo titolo madrileno per la bielorussa

Terzo trionfo madrileno su 4 finali disputate per Aryna Sabalenka, che batte 6-3 7-6 dopo quasi due ore una Coco Gauff che paga i troppi errori commessi nei momenti chiave

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Da Aryna a “Reyna” il passo è decisamente breve: Aryna come Sabalenka, che un anno dopo aver ceduto in finale a Iga Swiatek si riprende il trono madrileno, sconfiggendo in due set tirati e infarciti di errori (da una parte e dall’altra) una Coco Gauff che ha di che mordersi le mani. Perché ha sprecato tante opportunità per spingere almeno la partita al terzo, dopo aver ceduto per 6-3 il primo set e soprattutto dopo aver messo a più riprese all’angolo la bielorussa nel corso di un secondo set letteralmente buttato alle ortiche.

Battaglia furente, ma tanti errori da una parte e dall’altra

Ci teneva tantissimo Aryna a tornare regina di Madrid. L’ha fatto pur denotando qualche passaggio a vuoto, perché a un certo punto sembrava quasi che non volesse vincere una partita nella quale ha approfittato soprattutto degli errori della rivale. Perché Coco nei momenti clou s’è un po’ buttata via: grida vendetta soprattutto il decimo gioco del secondo set, quando dopo aver annullato tre palle break s’è ritrovata ad avere una palla set, che pure non è riuscita a sfruttare.

E da lì la statunitense è andata in crisi, crollando con le percentuali al servizio primo di doversi affidare unicamente alle risposte di pura cattiveria agonistica, senza però riuscire mai a trovare quella continuità necessaria per rispedire indietro la numero uno del mondo. Che ha avuto una prima palla match sul 30-40 del dodicesimo gioco, sprecata come tante in risposta. E sempre in risposta ha buttato via le opportunità per evitare la coda al tiebreak, rivelatasi invece inevitabile.

Tiebreak senza troppa storia: Gauff senza più energie

La partenza dell’americana è ancora una volta falsa: un primo scambio “furente” viene vinto da Aryna, che poi scappa sul 3-0 ottenendo due minibreak e un volano per andare a chiudere. Invece al servizio arrivano due pasticci e si torna on serve, con Coco che impatta sul 3-3.

Al cambio campo è un dritto in rete della statunitense a riconsegnare l’abbrivio alla numero uno del mondo. Che a quel punto capisce che non può più dilapidare cotanta grazia: arriva una prima profondissima per il 5-3, poi un altro servizio a uscire per il 6-3. Stavolta i titoli di coda sono inevitabili: doppio fallo di una Gauff senza più energie e Aryna torna Reyna de Espana.

“Innanzitutto, vorrei congratularmi con Coco e il suo team per queste due settimane incredibili”, il commento della bielorussa durante la cerimonia di premiazione. “Sono molto felice di rivederti in una finale con questo livello di tennis. Sono certa che ci affronteremo in altre finali, sperando di vincerle tutte… la verità è che adoro giocare contro di te, sei sempre una vera combattente. Grazie per questa finale. Sono sempre entusiasta di giocare davanti a questo pubblico. Grazie a tutti per il vostro sostegno. Grazie al mio team. Siamo una famiglia, lavoriamo duramente e abbiamo attraversato momenti difficili. Vi amo, solo ogni tanto…”.

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