Da Aryna a “Reyna” il passo è decisamente breve: Aryna come Sabalenka, che un anno dopo aver ceduto in finale a Iga Swiatek si riprende il trono madrileno, sconfiggendo in due set tirati e infarciti di errori (da una parte e dall’altra) una Coco Gauff che ha di che mordersi le mani. Perché ha sprecato tante opportunità per spingere almeno la partita al terzo, dopo aver ceduto per 6-3 il primo set e soprattutto dopo aver messo a più riprese all’angolo la bielorussa nel corso di un secondo set letteralmente buttato alle ortiche.
- Battaglia furente, ma tanti errori da una parte e dall'altra
- Tiebreak senza troppa storia: Gauff senza più energie
Battaglia furente, ma tanti errori da una parte e dall’altra
Ci teneva tantissimo Aryna a tornare regina di Madrid. L’ha fatto pur denotando qualche passaggio a vuoto, perché a un certo punto sembrava quasi che non volesse vincere una partita nella quale ha approfittato soprattutto degli errori della rivale. Perché Coco nei momenti clou s’è un po’ buttata via: grida vendetta soprattutto il decimo gioco del secondo set, quando dopo aver annullato tre palle break s’è ritrovata ad avere una palla set, che pure non è riuscita a sfruttare.
E da lì la statunitense è andata in crisi, crollando con le percentuali al servizio primo di doversi affidare unicamente alle risposte di pura cattiveria agonistica, senza però riuscire mai a trovare quella continuità necessaria per rispedire indietro la numero uno del mondo. Che ha avuto una prima palla match sul 30-40 del dodicesimo gioco, sprecata come tante in risposta. E sempre in risposta ha buttato via le opportunità per evitare la coda al tiebreak, rivelatasi invece inevitabile.
Tiebreak senza troppa storia: Gauff senza più energie
La partenza dell’americana è ancora una volta falsa: un primo scambio “furente” viene vinto da Aryna, che poi scappa sul 3-0 ottenendo due minibreak e un volano per andare a chiudere. Invece al servizio arrivano due pasticci e si torna on serve, con Coco che impatta sul 3-3.
Al cambio campo è un dritto in rete della statunitense a riconsegnare l’abbrivio alla numero uno del mondo. Che a quel punto capisce che non può più dilapidare cotanta grazia: arriva una prima profondissima per il 5-3, poi un altro servizio a uscire per il 6-3. Stavolta i titoli di coda sono inevitabili: doppio fallo di una Gauff senza più energie e Aryna torna Reyna de Espana.