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Bove, il retroscena del medico della Lazio: "In Serie A calciatore senza idoneità". La Procura Figc si muove

Il retroscena del dottore dei biancocelesti: "Nel 2019 visitai tre volte uno che oggi va per la maggiore, non lo ritenni idoneo". E i giudici federali aprono un'inchiesta

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La grande paura è passata, per fortuna. Ma rimangono gli interrogativi, i dubbi, le incertezze. Che ne sarà della carriera di Edoardo Bove? Cosa ha provocato il malore dopo pochi minuti del big match tra Fiorentina e Inter? E si tratta di accadimenti che potranno ripetersi in futuro sui nostri campi? Domande a cui ha cercato di dare risposte Ivo Pulcini, il medico sociale della Lazio, intervistato da Il Messaggero. Pure lui, in qualche modo, ha avuto un ruolo nella vicenda Bove: la prima manovra salvavita sul giovane centrocampista, infatti, l’ha eseguita Danilo Cataldi. Che l’aveva imparata proprio alla Lazio.

In Serie A un calciatore senza idoneità? Nel 2019 Pulcini bocciò Pavlovic

Il responsabile medico biancoceleste rivela un clamoroso retroscena: “Nel 2019 visitai un giocatore importantissimo, che adesso sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A, ma non lo ritenni idoneo a giocare a calcio. Il giocatore venne visitato tre volte in cliniche diverse perché l’allora ds Tare lo voleva a ogni costo, ma il ‘no’ rimase fermo”. Parole che hanno scatenato la “caccia” al giocatore in questione. Sul web circolano vari nomi, qualcuno ricorda come nel 2019 saltò il passaggio di Pavlovic alla Lazio proprio a causa del mancato superamento delle visite mediche: adesso il difensore gioca nel Milan.

Le parole del medico della Lazio sul malore di Bove e sul suo futuro

Tornando al caso Bove, Pulcini esclude crisi epilettiche: “Quella problematica, con una specialista e una precisa procedura, potrebbe tranquillamente essere tenuta sotto controllo. Se dovessero essere riscontrate aritmie, andrebbe valutato con diverse prove da sforzo, ciclo ergometro, elettrocardiogramma e tac coronarica, la risonanza magnetica-cardiaca”. In caso di esito negativo, Bove “rischierebbe di non poter più giocare in Serie A, ma solo in alcuni campionati all’estero. Mi sembra strano però non siano state riscontrate precedentemente dagli esami di idoneità con la Roma. Dipende però sempre dalle valutazioni soggettive dei medici e dalla propria esperienza sul campo”.

L’altro retroscena su Cataldi: “La manovra salvavita l’ha imparata alla Lazio”

Quindi sulla prontezza di Cataldi: “La Lazio gli ha insegnato quel primo soccorso, che è patrimonio culturale di tutti i giocatori del club. Danilo ha un certificato internazionale dell’Acls American heart association per soccorrere le persone in qualunque situazione di emergenza. La Lazio è stata la prima società in Italia a fare questi corsi di rianimazione cardio-polmonare con l’uso del defibrillatore. Abbiamo iniziato nel 2018 e li ripetiamo ogni due anni per ricordare le tecniche e istruire ogni nuovo arrivato”.

Inchiesta Figc dopo le parole del medico della Lazio

Dopo le parole di Pulcini le autorità sportive non sono rimaste a guardare. La ProcuraFederale della Figc guidata da Giuseppe Chinè ha aperto un’inchiesta in seguito alle dichiarazioni del medico della Lazio, che probabilmente verrà sentito nei prossimi giorni.

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