Qualcosa rimane, di quell’amicizia che pare immutata nonostante gli accadimenti inducano a ritenere Jannik Sinner e Anna Kalinskaya degli ex. Ex fidanzati, ex amici, ex partner in crime. Eppure oggi, quando il numero 1 del ranking mondiale avvertito un malore che all’apparenza sembrava simile a quello che abbiamo visto in diretta a Wimbledon appena sei mesi fa, l’emozione e la partecipazione era immutata e autentica.
Anche da parte di Nikolaj, 31enne centrocampista nonché fratello maggiore di Anna, la quale per ora non ha espresso alcuna sensazione rispetto a quel che si è consumato agli Australian Open nella prima mattinata di oggi, ora italiana.
- La ricostruzione di Sinner del malore nel match contro Rune
- L'ombra del malessere di Wimbledon 2024
- L'epilogo della storia Sinner-Kalinskaya, silenzio da Anna
- L'amicizia con Nikolaj Kalinskij
La ricostruzione di Sinner del malore nel match contro Rune
Jannik ha ricostruito quel che è successo, in parte, nel corso della conferenza stampa. “Siamo contenti di essere ancora qui, poteva finire oggi, ma bisogna crederci sempre”, ha spiegato. Un concetto che è poi espresso nel suo post, quello a cui il fratello di Anna ha dato merito con un commento di totale e incondizionato sostegno, nei riguardi di Sinner. Il campione altoatesino ha acquisito esperienza, anche nella gestione di simili passaggi, così sensibili.
Il ricordo di Wimbledon era prepotente, in quanti lo hanno osservato in quei minuti e anche in chi scrive: contro Medvedev nella scorsa stagione aveva accusato un malessere dovuto a un virus che lo aveva debilitato. Contro Rune, il suo medical time out ha riportato la memoria a questi attimi:
“Sono due situazioni totalmente diverse, a Wimbledon era diverso questa è totalmente un’altra cosa, ho dormito tantissimo con zero problemi questa notte. Se non avessi messo la sveglia avrei continuato a dormire. Quindi è totalmente diverso. Può succedere, mi sono svegliato non bene. Sono arrivato al circolo più tardi possibile, abbiamo fatto una routine che probabilmente prima non ho mai fatto, cercando di mettere tutte le energie possibili in questa partita, che poi per fortuna sono riuscito a vincere e basta, finisce lì”.
L’ombra del malessere di Wimbledon 2024
Jannik ha evitato di soffermarsi troppo, in eccesso sullo stato che lo ha costretto a una interruzione non programmata contro Rune, permettendo che emergessero quelle stesse domande che circondarono l’epilogo di Wimbledon 2024.
Era una fase molto delicata, ed è innegabile per Sinner il magnifico che gli avvenimenti fossero enormi, pure per uno sportivo con la sua mentalità, per chi come lui ha ribadito da principio la propria estraneità ai fatti contestati.
Mutamenti non indolori, per un ragazzo di 23 anni che non vive calato in una bolla impermeabile a contesti, inchieste e altre catastrofi generate dal post Clostebol.
L’epilogo della storia Sinner-Kalinskaya, silenzio da Anna
Contro Rune è riuscito a ritrovarsi e a centrare l’obiettivo che si era prefissato, nonostante l’avvio non esaltante. Da qui il senso del suo post social, che ha destato unanime approvazione, ispirazione e anche sostegno, perché no, da parte del fratello di Anna Kalinskaya, figura ormai evanescente.
Svanita, ma presente in controluce, in negativo in questa immagine dalla prorompente bellezza sportiva che Sinner ha fissato sul suo profilo.
Non sarebbe bastato il confronto, la necessità di ritagliarsi una stanza tutta per sé, o anche la costruzione di un successo sperato alle ATP Finals e in Coppa Davis per allontanare i soliti sospetti sulla fine di un amore, nonostante il bacio degli US Open e la vicinanza a Pechino.
Anna non c’è più, almeno non come all’inizio della loro vita pubblica. E ciò a prescindere dalla moleste invasione da parte di Nick Kyrgios, ormai più celebre per le sue battute sgradevoli e i suoi messaggi social che per le vittorie sportive.
Sinner e Anna Kalinskaya
L’amicizia con Nikolaj Kalinskij
Nikolaj Kalinskij, centrocampista del Nižnij Novgorod squadra che milita in Premier Liga russa, è il fratello maggiore di Anna. Ha dimostrato stima nei riguardi dell'(ex) cognato, già in precedenza. Non è nuovo a simili esternazioni: la passione per il calcio, primo sport in cui Jannik mostrò talento, li accomuna e così anche un’amicizia che supera la crisi profonda, la cesura che la coppia sta affrontando nell’altalena di alti e bassi di questi mesi. Applausi per Sinner, applausi da amico.
Silenzio, invece da Kalinskaya. La conta dei giorni non è sufficiente, ma il defollow reciproco c’è e rimane una costante matematica nella loro relazione sui social, più complicata del dovuto e a cui nessuno dei due, nel profondo, era preparato.