Lo storico trionfo ai Giochi con il primo oro conquistato dalla pallavolo italiana, ma anche la necessità di iniziare a gettare le basi per Los Angeles 2028. È stata senza dubbio un’estate ricca di impegni ma esaltante per Giuseppe Manfredi, presidente della Federvolley. Che, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, lancia un appello a difesa di Paola Egonu.
- Italvolley, Manfredi e la scelta di Velasco
- La nazionale maschile e il punto con De Giorgi
- Gli insulti alla Egonu e l'appello lanciato da Manfredi
Italvolley, Manfredi e la scelta di Velasco
“Con Mazzanti si era chiuso un ciclo. Serviva una scossa e Julio era la scelta più logica, la persona giusta – spiega Manfredi al CorSera -. Tre qualità di Velasco? Carisma, cultura e competenza tecnica”. Scelta vincente, vista l’impresa compiuta dalle azzurre alle recenti Olimpiadi di Parigi. Si parla dello staff per il 2025 e del futuro del guru della pallavolo, specialmente in riferimenti alla rassegna a cinque cerchi in programma tra quattro anni a Los Angeles. “Ne parleremo e se ce lo proporrà, confermeremo tutti. Al momento il suo contratto scade a fine 2025, dopo il Mondiale. Spero e credo ci siano le condizioni per andare avanti fino a Los Angeles 2028, ma la sua sarà una scelta più personale che tecnica”.
La nazionale maschile e il punto con De Giorgi
Manfredi annuncia che “nei prossimi giorni incontrerò De Giorgi per il solito bilancio. Valuteremo se ci sarà qualcosa da aggiustare, ma questa Nazionale ha vinto un oro e un argento europeo, un Mondiale e ha fatto la semifinale olimpica. Come quella femminile, è una squadra giovanissima, il tempo è dalla sua parte”. Sul rapporto che ha con gli allenatori delle due nazionali: “Grandi tecnici e belle persone. Conosco Fefè da ragazzino, quando giocava e io facevo l’allenatore. Con entrambi ho un ottimo dialogo, ci sentiamo, discutiamo anche di questioni tecniche, ma non entro nelle scelte”.
Gli insulti alla Egonu e l’appello lanciato da Manfredi
La stella dell’Italvolley femminile Paola Egonu è stata più volte vittima di insulti razzisti per via del colore della sua pelle. Il numero uno della Federazione interviene a difesa della campionessa: “È una delle giocatrici più forti al mondo ormai da tempo, ma ha solo 25 anni e forse avrebbe bisogno di avere lo spazio per vivere la sua età. Ha doti tecniche e morali incredibili, però lasciatela in pace: viene continuamente tirata in mezzo per questioni che poco c’entrano con lo sport. Vorrei che della storia dell’italianità non si parlasse più. È italiana e ci vuole poco a capirlo. Basterebbe sentirla parlare dialetto veneto”.