Enzo Maresca continua il suo incredibile viaggio nel mondo del calcio. L’ex centrocampista, nativo di Pontecagnano, si prepara ad una nuova avventura nella sua carriera visto che nella prossima stagione siederà sulla panchina del Leicester City: prima da calciatore e poi da tecnico Maresca è diventato un vero e proprio giramondo del pallone.
- Maresca al Leicester: l’obiettivo è tornare in Premier
- Maresca: il grande legame con il calcio inglese
- Maresca: dalle corna al Toro alla Champions
Maresca al Leicester: l’obiettivo è tornare in Premier
Al Leicester hanno un ricordo molto positivo degli allenatori italiani. Nel 2016 la squadra allenata da Claudio Ranieri ha compiuto una delle più grandi imprese del calcio moderno riuscendo a conquistare la vittoria della Premier League partendo da un ruolo che definire “da sfavoriti” è anche riduttivo. Le chance degli inglesi di vincere quel campionato era di 5000 a 1.
Ma il 2016 sembra ormai lontanissimo. Dopo alcune annate in cui la squadra è rimasta nella parte alta della classifica, l’ultima stagione è stata un disastro con la retrocessione nella Championship. Per provare a salire di nuovo nella massima serie la scelta è dunque ricaduta su Enzo Maresca, che lascia il ruolo di secondo di Pep Guardiola al City e si lancia in una nuova avventura.
Maresca: il grande legame con il calcio inglese
La carriera di Enzo Maresca comincia in Italia con le giovanili tra Milan e Cagliari. Il centrocampista però fa la sua prima esperienza tra i pro con il West Bromwich dove collezione le prime 47 presenze e si mette in evidenza. La Juve lo riporta in Italia, e dopo l’esperienza al Bologna, Maresca si mette in evidenza anche con la maglia dei bianconeri prima nel 2001/2002 e poi nella stagione 2003/2004. Un passaggio alla Fiorentina e poi il suo peregrinare in giro per l’Europa vestendo le maglie di Siviglia, Olympiakos e Malaga. La carriera però la conclude in Italia con Samp, Palermo e Verona.
Maresca: dalle corna al Toro alla Champions
Enzo Maresca, nonostante un’esperienza piuttosto breve con la maglia della Juventus, è stato un beniamino dei tifosi bianconeri: il 24 febbraio del 2002 trova la rete del pareggio contro il Torino (2-2) e per festeggiare mima la corsa di un toro facendo imbestialire avversari e pubblico ma guadagnandosi l’amore dei suoi tifosi.
A fine carriera nel 2016 lascia il calcio giocato e comincia a vestire i panni dell’allenatore. Prima esperienza all’Ascoli come secondo, poi da secondo di Montella al Siviglia. Nel 2018 firma come assistente di Manuel Pellegrini al West Ham. Entra nel mondo Manchester City nell’estate del 2020 come allenatore della Elite Develpment Squad con cui vince la Premier League 2. Il primo “concerto solista” è sulla panchina del Parma in serie B ma dura solo 13 giornate prima dell’esonero. Decide quindi di tornare al City dove entra nello staff di Guardiola con cui conquista il Treble. Ora avrà l’opportunità di mettersi ancora una volta alla prova sulla panchina del Leicester.