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Maria Dolores dos Santos Aveiro, la madre di Cristiano Ronaldo

Ecco chi è la madre di Cristiano Ronaldo, l'artefice del suo successo e della sua carriera

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Non è mai stato semplice, per Dolores Aveiro. E non sarà un percorso ovvio neanche quello che seguirà a quanto accaduto martedì mattina, quando attorno alle 5 del mattino, a causa di un problema circolatorio la madre di Cristiano Ronaldo è stata ricoverata d’urgenza. “Le prossime ore saranno fondamentali per comprendere la sua reazione”, dopo aver subito un delicato intervento. Così riportano i media portoghesi che hanno riferito dettagli importanti di questa solida signora, l’unica ad aver gestito e guidato le scelte di uno dei più imponenti giocatori dell’era del calcio moderno.

Chi è Dolores, la mamma di Cristiano Ronaldo

Maria Dolores dos Santos Aveiro (questo il suo nome completo), in 65 anni su questa terra ha dimostrato un certo talento per la pazienza e per le attese, come una delle eroine dello scrittore e premio Nobel colombiano Gabriele Garcia Marquez. Cresciuta in un orfanotrofio, la giovinezza le riserva un amore assoluto, magnifico. Un uomo che ama lei e l’alcol, costringendola a scelte difficili e a non alimentare mai l’illusione di una certa agiatezza.

Quando rimane incinta di Cristiano Ronaldo ha appena 30 anni, ma già tre figli e un marito che le dà pensiero. Nella sua autobiografia (un segnale che Dolores sa essere lungimirante e attenta a cogliere le occasioni), narra con generosità le riflessioni in quel mentre. Pensa di abortire, questa mamma dell’isola di Madeira. Ha già tre creature e sfamare una bocca in più non sarebbe in programma.

Cristiano Ronaldo, come si diventa un campione

“Quando ho scoperto di essere incinta di Cristiano mi rivolsi ad un dottore per un’interruzione di gravidanza, ma lui si rifiutò – ha raccontato -. Avevo trent’anni e tre figli, non mi sembrava il caso di allargare la famiglia visto che economicamente non ce la passavamo bene – alla fine, dopo averle tentate tutte, scelse di tenere quel bambino -. Mi dissero di bere birra calda e correre tanto, ma niente. Allora pensai: se la volontà di Dio è che questo bambino nasca, così sia”.

E così sia. Arriva Cristiano e i tasselli si incastrano a meraviglia. Ha un grande talento, questo bambino, e a 12 anni a Dolores tocca dirgli “ciao” e di mandarlo a Lisbona per lasciarlo entrare nel mondo del calcio vero, quello dello Sporting.

Da lì in avanti, chiunque sa che è un crescendo. Cristiano Ronaldo cambia maglia, cambia ruolo, cambia squadra ma rimane l’eccezione, quello che sa fare la differenza in campo. Che giochi per lo Sporting, il Manchester UTD, il Real Madrid o la Juventus non importa. E anche nelle occasioni pubbliche non lascia mai da parte sua madre, Dolores. La donna della sua vita. Più di Irina Shayk, forse come Georgina Rodriguez, madre della sua quarta figlia e conduttrice di Sanremo 2020.

Nel 2007, quando Cristiano è già Ronaldo, ha avuto un cancro al seno a cui è seguito un duro ciclo di radioterapia; ne parla nel suo libro, Madre coraggio. Un anno fa l’annuncio del ritorno del mostro, il tumore. Madre-matrona, nonna, confidente, tifosa e consulente in materia di affari e tutto quel che ne viene: sempre al suo fianco, è l’immagine protettiva e presente che mai è mancata accanto a CR7. Proprio come in un romanzo di Garcia Marquez.

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