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Mondiali calcio femminile, la domanda della BBC sulle giocatrici omosessuali scatena la polemica

Durante la conferenza stampa della nazionale del Marocco, una domanda di un giornalista della BBC al capitano della squadra Ghizlane Chebbak scatena la polemica: “Ci sono giocatrici omosessuali?”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Come sempre i Mondiali di calcio sono un evento che spesso trascende il mondo dello sport. E non fa eccezione neanche la rassegna di calcio femminile che si sta svolgendo in questi giorni tra Australia e Nuova Zelanda. A finire al centro della polemica in questa occasione sono la nazionale del Marocco e un giornalista della BBC, per una domanda scomoda, brutta e forse decisamente inopportuna su un tema molto delicato.

Marocco, la domanda del giornalista della BBC scatena il caos

Nel corso della conferenza stampa della nazionale del Marocco che scenderà in campo domenica alle 6.30 per la seconda partita (dopo aver perso 6-0 contro la Germania all’esordio), un giornalista della BBC ha deciso di lanciarsi su temi decisamente poco sportivi ed ha chiesto al capitano della squadra nordafricana, Ghizlane Chebbak: “In Marocco è illegale avere delle relazioni omosessuali, nella vostra squadra ci sono giocatori omosessuali? Se sì, come è per loro vivere nel nostro paese”.

Appena posta la domanda è intervenuto immediatamente l’addetto stampa del Marocco che non ha permesso a Chebbak di rispondere: “Questa è una domanda politica, rimaniamo su domande solamente sportive”. Ma il giornalista ha deciso di continuare per la sua strada: “Non è politica, riguarda le persone, non ha niente a che fare con la politica. Lasciate che sia lei a rispondere”.

La BBC si scusa per la domanda: “E’ stata inappropriata”

A distanza di qualche ora dalla conferenza stampa sono arrivate anche le scuse da parte dell’emittente inglese BBC: “Ci rendiamo conto che la domanda era inappropriata e non c’era alcune intenzione di creare stress e imbarazzo”, il messaggio. La domanda rischiava anche di mettere in forte imbarazzo il capitano della squadra perché in Marocco l’omosessualità ricade nella sfera della “devianza sessuale” che viene punita con il carcere da 6 mesi a 3 anni.

Mondiali femminili, ennesima polemica e clima infuocato

Dai mondiali femminili arriva dunque l’ennesima polemica: nella notte ha fatto scalpore il comportamento della Van De Donk impegnata nel match contro il Portogallo: a 15’ dalla fine il tecnico dell’Olanda ha infatti chiesto alla giocatrice di fingere un infortunio per permettere alla squadra di riorganizzarsi e rifiatare per difendere il vantaggio di 1-0. Il tecnico ha provato a evitare le accuse ma c’è un video che lo inchioda.

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