Novak Djokovic riscatta parzialmente la delusione di Flushing Meadows battendo nella finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy proprio quel Daniil Medvedev che a New York due mesi fa gli aveva regalato una delle sconfitte più dure della carriera.
A pochi giorni della Finals di Torino arriva dunque una risposta confortante da parte del numero uno del mondo, bravo a recuperare un match che il russo era riuscito a mettere sui suoi binari preferiti.
Nel primo set i due contendenti si scambiano subito un paio di favori e strappandosi entrambi la battuta a vicenda arrivano velocemente sul 3-3. Qui, alla terza palla break sul servizio di Djokovic, Medvedev mette la testa avanti issandosi di forza su un 4-3 che fa da preludio alla conquista del primo set per 6-4.
Nel secondo parziale il serbo appare subito più sciolto e passati senza scossoni i primi tre game sul 2-1 infila una serie di sei punti consecutivi volando prima 4-1 e poi 5-3. La chiusura del set però è più complicata del previsto e arriva solo dopo una serie di punti spettacolari con cui di due annullano tre break point e tre set point per parte.
Alla fine, il numero uno del mondo strappa il set per 6-3 e, rimpattata la contesa, torna a far valere con grande determinazione le proprie migliori qualità. Con un parziale di 12-2 sul 2-2 del terzo set infatti Djokovic annichilisce Medvedev il quale, finito sotto di due break sul 5-3, ha un moto d’orgoglio che lo porta a strappare il servizio al rivale.
Lo sforzo però si rivela effimero visto che nel turno di servizio successivo, Nole riprende a martellare con precisione da fondo campo e trova i punti che gli consentono di chiudere la pratica col secondo 6-3 dell’incontro e tornare sul trono di Parigi-Bercy per la sesta volta in carriera.