Le sue parole spesso sono macigni. Che quando vanno a segno fanno male. Marco Materazzi è fatto così, prendere o lasciare. Sia quand’era giocatore che ora che ha smesso non è mai stato un personaggio da frasi banali, le sue polemiche infinite con Ibrahimovic e la Juventus fanno parte del suo bagaglio personale quanto il gol nella finale dei Mondiali del 2006 a Berlino. E, intervistato dalla Gazzetta, l’ex difensore ora mette nel mirino qualche “interista” poco legato ai colori.
- L'accusa di Materazzi a chi ha lasciato l'Inter
- Chi è nel mirino di Matrix
- Materazzi promuove la campagna acquisti dell'Inter
L’accusa di Materazzi a chi ha lasciato l’Inter
Si parte da Lautaro che, ormai manca solo l’ufficialità che per ora c’è solo virtualmente ma è sicura, ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2009. E sì che l’argentino sta vivendo il momento migliore della sua carriera e dopo la coppa America vinta con l’Argentina da capocannoniere del torneo potrebbe ambire sia al Pallone d’oro che a qualsiasi club di primissimo piano.
Materazzi nell’elogiare il Toro lancia il dardo velenoso e alla Gazzetta dice: “Legarsi al club fino al 2029 è un chiaro segnale di attaccamento alla causa. È il nostro capitano ed è un interista vero, non come qualcun altro che si è riempito la bocca di queste parole e poi ha firmato per altre società. A chi mi riferisco? Negli ultimi 3-4 anni parecchi hanno voltato le spalle all’Inter. Ma se ne sono pentiti”.
Chi è nel mirino di Matrix
A chi si riferisce Matrix? Non è difficile identificare i destinatari della bordata dell’ex difensore. Da Skriniar a Brozovic per finire con Lukaku è lunga la lista di potenziali “traditori” che hanno voltato le spalle alla causa nerazzurra. In passato anche Balotelli è stato vittima dei suoi strali.
Materazzi promuove la campagna acquisti dell’Inter
La nuova Inter che sta nascendo, con la seconda stella sul petto, gli piace: “Per il momento sì. Sono tutti acquisti che mi piacciono tanto. D’altronde, Marotta e Ausilio ci stanno abituando bene, non hanno sbagliato nulla. Ci sono sempre dei margini di crescita. Tuttavia, con questi rinforzi, credo che sarà molto difficile allestire una rosa ancora più forte per quest’anno”.
Tra i vari Taremi e Zielinski Matrix sceglie un nome a sorpresa: “È giusta la premessa, si tratta di un innesto complementare. Quindi, c’è tutto il tempo per ragionare bene. Io voto Ricardo Rodriguez perché ha esperienza, è un giocatore solido ed è duttile, potendo essere impiegato nei tre dietro o da esterno a tutta fascia. A Inzaghi serve una figura adattabile. Lo svizzero non è apprezzato quanto dovrebbe”.
Infine un pensiero a Conte: “Vedo molto bene il Napoli, Conte è un allenatore che sa preparare a dovere i calciatori con cui lavora. Inoltre, è una società capace di attraversare ogni tipo di cambiamento senza mai perdere l’entusiasmo. Basti pensare allo scudetto vinto dominando dopo la rivoluzione vissuta con gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz e Ospina”.