“Quest’anno decorreranno i due anni da quando il giocatore è andato all’estero, i club che lo vorranno prenderlo potranno beneficiare del Decreto Crescita. E, in un momento storico come questo, penso che possa essere utile”. Con queste parole, pronunciate a margine dell’Assemblea Straordinaria dell’Assoagenti, il procuratore di Mauro Icardi Valerio Giuffrida apre ad un ritorno del proprio assistito in Serie A già nelle prossime sessioni di mercato. Chiuso a Parigi dal trio delle meraviglia Mbappé-Messi-Neymar, l’ex capitano nerazzurro ha tanta voglia di cambiare aria dopo anni tutt’altro che esaltanti sotto la Tour Eiffel. Ma esiste davvero la possibilità di rivedere Maurito nel nostro campionato?
Guardando al parco attaccanti delle principali squadre di Serie A, oltre che alle loro situazioni tattiche, qualche spiraglio in fondo c’è. Premettiamo che in questa sede ci occuperemo delle questioni meramente tattiche e tecniche, dato che addentrarci nei meandri del Decreto Crescita sarebbe un esercizio oltremodo faticoso (in parole povere, sarebbero sgravi fiscali che le nostre società possono usufruire per acquisti proveniente dall’estero).
Iniziamo da chi ha al momento più bisogno di un vero attaccante, ovvero il Milan. Non a livello numerico, certo, e sicuramente non per questa stagione, ma per il prossimo futuro. Ibra ne ha appena spente 40 ed è quasi sempre ai box, idem Olivier Giroud, che nonostante sia più giovane dello svedese ne condivide il calvario fisico contraddistinto da stop muscolari molto frequenti. Con un Pietro Pellegri che non convince, Stefano Pioli (che condivide con Icardi lo stesso procuratore, è bene ricordarlo) è stato spesso costretto in questa prima parte di stagione a schierare Ante Rebic nel ruolo di prima punta. In caso di nuova qualificazione in Champions League, Icardi rappresenterebbe l’attaccante ideale per il Milan: ancora giovane, affamato e soprattutto col fiuto del gol. Il candidato perfetto per raccogliere l’eredità tecnica di Ibrahimovic.
Dopo il Milan viene la Juventus, che però al momento è concentrata principalmente su due obiettivi: Tchouameni del Monaco e Dusan Valhovic della Fiorentina. Il primo Madama lo vorrebbe già a gennaio, ma con una valutazione che si aggira già sui 40 milioni c’è il rischio che pe ril giovane francese classe 2000 si scateni un’asta internazionale. Discorso diverso per Dusan Vlahovic, di cui vi abbiamo già ampiamente parlato. Il serbo non rinnoverà con la Viola e potrebbe già essere messo in vendita a gennaio, con Commisso che spera di ricavarci qualcosa. La sua valutazione varia tra i 60 e i 70 milioni di euro, ma la Vecchia Signora sembra molto determinata a portarlo a Torino. Va da se che con spese così ingenti nel prossimo futuro, Icardi non sia una prorità, ma lo potrebbe diventare nel caso alla fine Vlahovic non arrivasse sotto la Mole. In quel caso Icardi, già entrato in ottica Juve nelle scorse sessioni di mercato, potrebbe di certo tornare di moda come alternativa “low cost”.
Al momento attuale, queste due squadre rappresentano le uniche piste percorribili per Maurito. Se possiamo escludere dalla corsa sia l’Inter (per ovvi motivi) sia la Roma (che al tempo era davvero molto interessata al bomber argentino, ma che con l’arrivo di Mou ha deciso di investire pesantemente sull’inglese Tammy Abraham) non sembra neanche possa rientrare nei parametri economici della Lazio (Lotito, si sa, non ama spendere, ed inoltre Icardi toglierebbe spazio ad Immobile) ne del Napoli (che, inoltre, si gode il buon Victor Osimhen).
Futuro in Serie A per Mauro Icardi? Siamo sicuri che l’attaccante ci speri eccome, ma al momento le nostre squadre (tolto il Milan) sembrano guardare decisamente altrove.