I tifosi rossoneri sono sconfortati più che arrabbiati. Il ko nel derby è sembrato quasi come un qualcosa di inevitabile nel mare burrascoso dove sta navigando la barca milanista. E proprio su questo punto sono arrivati gli attacchi più pesanti all’operato dell’allenatore Marco Giampaolo, reo di non aver dato ancora una precisa identità alla squadra.
Non è normale – Nel suo editoriale per Milan News infatti il giornalista Pietro Mazzara batte proprio su questo: “Una volta, perdere contro l’Inter e la Juventus avrebbe fatto perdere il sonno e avrebbe rovinato l’intera settimana successiva a tutti i milanisti. Oggi, invece, sembra qualcosa di scontato. Dove portare a casa la pelle con un punto (di farne tre è diventata utopia) sembra un risultato fuori dagli schemi”.
Dirigenza infuriata – Questo però potrebbe portare a delle decisioni importanti? Per il momento ancora fiducia a Giampaolo ma le cose potrebbero anche cambiare in caso di nuovi scivoloni: “Il silenzio di Boban, Maldini e Massara nel post derby è il segnale di quanto anche la dirigenza sia, ovviamente, imbufalita per quanto visto in campo. Le loro facce, all’ingresso dell’ascensore che conduce al garage di San Siro erano lo specchio della rabbia e della delusione”.
Salvate il soldato Piatek – Il problema più grande secondo Mazzara è l’utilizzo del bomber milanista: “Costringere Piatek a fare il lavoro che hanno fatto Quagliarella e Maccarone, nella Samp e nell’Empoli, vuol dire darsi la zappa sui piedi. Perché mettere il polacco a giocare a 40 metri dalla porta avversaria vuol dire perderlo dove serve. E visto che è l’unico centravanti, c’è bisogno che Giampaolo costruisca il sistema di gioco e la manovra attorno al pistolero, che deve stare negli ultimi 20 metri per poter far male”.