In un’intervista rilasciata a Sky Sport, Marco Melandri ha ricordato quanto può essere doloroso perdere un Mondiale per un soffio: “Nel 1999 ho perso vincendo cinque gare con Alzamora, che non ne aveva vinta neppure una. È stata una grandissima delusione, ma anche una lezione di vita che non ho mai più dimenticato. Quell’anno mi ha girato tutto contro: un po’ di sfiga, cappelle, errori nel momento e nel posto sbagliato. E con Gelete Nieto che lo ha fatto passare fermandosi in rettilineo, cosa che non credo sia regolare”.
Melandri non dimentica: “Ma poi in 250 diciamo che mi sono rifatto con gli interessi, battendo un altro Nieto, Fonsi, ma quell’anno là alla prima gara ho rotto l’ammortizzatore di sterzo all’ultimo giro, poi sono tornato e mi stese Sabbatani all’ultimo giro. A Valencia sono caduto sull’acqua e volevo ripartire, ma i commissari che erano ovviamente spagnoli mi hanno fatto sparire la moto. Insomma un punto avrei potuto farlo molte volte. Era destino che non dovessi vincerlo”.