Christian Eriksen via dall’Inter a gennaio. Le indiscrezioni in arrivo dalla sede del club nerazzurro, riportate dal Corriere dello Sport, danno ormai per certa la partenza del centrocampista danese nella sessione invernale di mercato. Troppe le difficoltà di ambientamento del giocatore, troppo marcata la differenza di mentalità tra l’ex Tottenham e il tecnico Antonio Conte.
Inoltre non sono piaciute le ultime affermazioni dal ritiro della Nazionale danese: come era successo ad ottobre, Eriksen davanti ai cronisti del suo Paese non ha evitato di parlare della questione, mettendo di nuovo in imbarazzo il club e lo stesso tecnico.
Sembra così molto vicino l’addio del giocatore a solo un anno dal suo arrivo a Milano. Da Suning è arrivata una chiara direttiva: Eriksen non andrà ceduto in prestito, ma solo a titolo definitivo o con obbligo di riscatto. Il giocatore è nel mirino di alcuni club di Premier, e anche Psg e Bayer Monaco avevano effettuato alcuni sondaggi: la richiesta di Marotta sarà intorno ai 30/35 milioni di euro.
L’ostacolo più grande resta l‘ingaggio: il danese percepisce 7,5 milioni di euro di base, che con i bonus sale fino a 10.
Queste le parole di Eriksen che hanno innervosito il club: “Non era quello che avevo sognato. Penso che tutti i calciatori vogliano giocare il più possibile, ma è l’allenatore che decide chi gioca. C’è una situazione in cui la maggior parte dei tifosi mi vorrebbe veder giocare. E, ovviamente, è anche quello che vorrei io. L’allenatore ha un’idea diversa, che tu come giocatore rispetti. In questo momento le cose per l’Inter non stanno andando bene, ma in passato, quando non giocavo tanto, comunque sono arrivate tante vittorie. Quindi rispetto pienamente il fatto che gioco meno quando la squadra vince”.