Un anno fa di questi tempi la Juventus annunciava il ritorno di Max Allegri e il congedo ad Andrea Pirlo, al quale non era bastato vincere due trofei al primo anno da allenatore e centrare, seppur fortunosamente e all’ultima giornata grazie al passo falso del Napoli di Gattuso contro il Verona, il pass per la Champions League.
Dodici mesi più tardi la bacheca bianconera è rimasta vuota per la prima volta dopo 10 anni e una parte del budget a disposizione per il mercato è stato anticipato a gennaio con l’arrivo di Dusan Vlahovic, decisivo per restare tra le prime quattro, ma il cui rendimento ha subito una flessione dopo un ottimo inizio. Il futuro di Allegri è però blindato, non solo per il ricco contratto che lo lega alla Juve per altri tre anni, ma anche per la fiducia assoluta di cui il tecnico livornese gode da parte della proprietà e del presidente Agnelli. Così, in un’intervista rilasciata a Dazn al proprio ex giocatore Andrea Barzagli, lo stesso Allegri ha tracciato le linee guida della nuova Juventus che dal mese di agosto dovrà tornare a lottare per vincere. Che resta l’unica cosa che conta.
- Allegri e la nuova Juve: si riparte da De Ligt, Locatelli e Vlahovic
- Tegola Juve: Vlahovic ha la pubalgia
- Mercato Juve: si stringe per Di Maria, Rabiot verso l'addio
Allegri e la nuova Juve: si riparte da De Ligt, Locatelli e Vlahovic
“Il bel gioco è un concetto astratto” ha dichiarato Allegri, proseguendo nell’eterno dibattito tra risultatisti e giochisti. Poi, però, si parla di singoli e dall’allenatore arrivano parole importanti sullo stesso Vlahovic, reduce da un finale di stagione sottotono, e su Matthijs De Ligt, chiamato a raccogliere l’eredità anche carismatica di Giorgio Chiellini: “De Ligt e Locatelli saranno i leader della Juve di domani – le parole di Allegri – E Vlahovic è un giocatore di carisma. La Juventus ha bisogno di carattere”.
Parole che sono destinate ad essere accompagnate da mosse adeguate sul mercato, anche se proprio su Vlahovic arrivano notizie poco rassicuranti.
Tegola Juve: Vlahovic ha la pubalgia
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, il centravanti serbo sarebbe affetto da pubalgia. Sarebbe questo il motivo della mancata convocazione con la Serbia per le partite di Nations League. Il problema, alla base della flessione di rendimento nell’ultima parte della stagione, è già stato affrontate con terapie mirate da parte dello staff medico bianconero, comunque preoccupato trattandosi di un infortunio “infido” per i calciatori, non facile da debellare.
L’ex fiorentino necessita di almeno un mese di riposo e dovrebbe comunque essere pronto per l’inizio del ritiro ai primi di luglio.
Mercato Juve: si stringe per Di Maria, Rabiot verso l’addio
Per quanto riguarda il mercato in entrata, oltre alla conferma del difensore olandese, la Juventus ha rotto gli indugi per Angel Di Maria: i dirigenti sono partiti per Parigi per chiudere l’accordo con il Fideo, già convinto della possibilità di approdare in Italia. Resta però da trovare l’intesa sulla durata del contratto, perché con l’annuale più opzione chiesto dall’argentino la Juventus perderebbe i vantaggi sull’ingaggio offerti dal Decreto Crescita.
Quanto al centrocampo è di fatto sicuro l’arrivo di Paul Pogba, mentre Adrien Rabiot si avvicina all’addio: l’ex Psg ha mercato in Premier e potrebbe diventare una succosa plusvalenza. Per la sua sostituzione si valuta anche il nome di Corentin Tolisso, vecchio obiettivo della Juve e a propria volta in scadenza con il Bayern Monaco, ma l’ingaggio è alto e la concorrenza non manca.