Che l’estate di mercato del Milan sarebbe stata in salita i tifosi rossoneri lo avevano capito da subito, di fatto dalla fine del campionato precedente e dalla delusione per il mancato ritorno in Champions League.
Gli introiti venuti a mancare e la spada di Damocle del Fair Play Finanziario hanno creato una situazione con poche vie di uscita per il club rossonero, costretto a vendere prima di piazzare acquisti di un certo spessore. Di nuovi giocatori alla corte di Marco Giampaolo ne sono arrivati, ma quasi tutti giovani, da verificare in un top club anche se dai margini di crescita molto ampi. La rosa non è ancora completa. Come noto l’obiettivo primario è un attaccante duttile, che possa agire da seconda punta o da trequartista, magari spaziando anche a centrocampo.
I profili di questo tipo non sono molti e Angel Correa resta il preferito. Come trapela da ambienti vicini al Milan, Maldini e Boban sono tutt’altro che rassegnati in merito alla possibilità di portare in rossonero il fantasista argentino dell’Atletico Madrid, nonostante le resistenze di Simeone e le richieste esose dei Colchoneros.
L’intenzione della società, fatta trapelare dallo stesso Maldini a margine della presentazione di Leao, Duarte e Bennacer, è quella di restare vigile per poi sferrare l’attacco decisivo negli ultimi giorni di mercato, quando si sarà sbloccato qualcosa in tema di cessioni.
La priorità, come ha ribadito lo stesso Maldini, è infatti quella di dismettere gli esuberi, anche per motivi economici. I nomi sono noti: oltre a Diego Laxalt, vicino all’Atalanta, denaro fresco può arrivare dall’addio di Ivan Strinic, arrivato a parametro zero dalla Sampdoria nell’estate 2017, con il relativo ingaggio risparmiato.
A cambiare la situazione sarebbe però solo la partenza di André Silva. L’attaccante portoghese, rientrato dal prestito al Siviglia, non rientra nei piani di Giampaolo, ma dopo il mancato trasferimento al Monaco le offerte latitano. Tra l’altro la squadra del Principato si è assicurata Islam Slimani dal Leicester, occupando una pedina in attacco e rinunciando quindi del tutto a Silva. Per l’assalto a Correa, quindi, il Milan ha bisogno di fare cassa. E di farlo in tempi brevi.
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