Mercato Milan, le mancate cessioni bloccano gli affari in entrata

Dopo il riscatto di Tomori, l'ingaggio di Maignan e i sacrifici di Calhanoglu e Donnarumma i tifosi aspettano il primo, vero colpo in vista del ritorno in Champions League: ma il tesoretto a disposizione non è elevato.

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Il riscatto di Fikayo Tomori e l’acquisto di Mike Maignan, scelto come erede di Gigio Donnarumma. Sono state queste le prime mosse del Milan nella sessione di calciomercato che deve ancora aprirsi ufficialmente e che si concluderà a poche settimane dall’attesissimo ritorno dei rossoneri, reduci dal secondo posto nell’ultimo campionato, nella fase a gironi di Champions League dopo un’assenza di sette anni.

La rosa di Stefano Pioli necessita di diversi altri ritocchi, in tutti i reparti, anche perché oltre a Super Gigio alla voce partenze si è già registrata quella di Hakan Calhanoglu, che dopo aver rifiutato le proposte di rinnovo ha scelto di non cambiare città firmando per l’Inter.

La strategia della società sul mercato di non piegarsi alle richieste ritenute esose dei calciatori, anche se top player, e dei rispettivi agenti, permetterà di risparmiare cifre importanti, ma non può che preoccupare i tifosi riguardo la competitività dell’organico della prossima stagione, considerando anche che il sogno per l’attacco, Olivier Giroud, richiederà un ingaggio elevato se riuscirà a svincolarsi dal Chelsea.

Anche perché il tesoretto da ricavare da eventuali cessioni e da reinvestire negli affari in entrata sembra esiguo. Sono infatti pochi i giocatori della rosa attuale in grado di far guadagnare cifre importanti e magari utili plusvalenze. Uno di questi, il norvegese Jens-Petter Hauge, ha già rifiutato il trasferimento all’Udinese e sembra voler restare al Milan, almeno nella prima parte dell’estate, per capire meglio lo spazio che potrebbe avere nella prossima stagione.

Cessione quasi certa invece per Samu Castillejo che, chiuso da Alexis Saelemaekers, potrebbe tornare nella Liga: il Betis Siviglia è pronto ad un’offerta e il Milan, che ha pagato il giocatore 18 milioni dal Villarreal nel 2018, pregusta la plusvalenza.

Per quanto riguarda gli italiani, futuro da decifrare per Andrea Conti e Mattia Caldara, che non rientrano nei piani del club, ma sono reduci dalle non esaltanti esperienze in prestito con Parma e Atalanta.

Nessuna cessione in vista invece per Tommaso Pobega: il centrocampista prodotto del vivaio del Milan è reduce da un’ottima annata al debutto in A in prestito allo Spezia e potrebbe essere incluso nella rosa della prossima stagione o essere ceduto, ma solo in prestito, sul finire del mercato estivo.

Mercato Milan, le mancate cessioni bloccano gli affari in entrata Fonte: Getty Images

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