Si fa meno in salita la strada del gruppo Andretti verso la Formula 1. Pochi giorni dopo la pubblica manifestazione di interesse arrivata direttamente dal figlio del campione del mondo 1978 Mario, a propria volta ex pilota di F1 con la McLaren, sembra infatti aprirsi qualche breccia nel coro di no e di diffidenza che aveva caratterizzato il Circus fin dopo l’annuncio di Andretti junior, nonostante la garanzia di un solido partner motoristico come General Motors.
- Andretti verso la Formula 1, l'apertura della Mercedes
- F1, Toto Wolff apre a forze nuove: "Cadillac e General Motors due garanzie"
- Mercedes e la strategia su Vowles: si inizia a pensare al dopo-Wolff
Andretti verso la Formula 1, l’apertura della Mercedes
I primi segnali di fiducia nei confronti di quella che è a tutti gli effetti l’unica candidatura ufficiale come 11ª scuderia del Mondiale di Formula 1 sono arrivati dalla Mercedes, intesa come quella di oggi e di domani, ma anche… quella del recentissimo passato. Hanno infatti destato meraviglie le aperture nei confronti di Andretti arrivate dal team principal delle Frecce d’Argento Toto Wolff e da James Vowles, neo team principal della Williams dopo essere stato responsabile delle strategie in Mercedes dal 2019 e aver lavorato nel team di Brackley dal 2010.
“Andretti-Cadillac? Siamo sempre aperti a tutto ciò che può aiutare lo sviluppo della Formula 1 – ha detto Vowles, che nella scuderia di Grove prenderà il posto di Jost Capito – Il nostro sport ha bisogno di crescere finanziariamente, chiunque si unirà dovrà portare con sé un valore aggiunto e regalare effetti positivi all’intero movimento. Penso che il binomio Andretti-Cadillac possa rispettare questi requisiti, ma ovviamente serviranno tutte le verifiche del caso”.
F1, Toto Wolff apre a forze nuove: “Cadillac e General Motors due garanzie”
Ancora più precisa la presa di posizione di Wolff, che solo pochi giorni fa aveva fatto filtrare tutta la propria perplessità nei confronti del nuovo “ticket” pronto a entrare in Formula 1, guidando il partito degli scettici che comprende anche Liberty Media, a fronte invece dell’apertura già avvenuta da parte del numero uno della Fia Mohammed Bin Sulayem: “La collaborazione tra Andretti e una casa come Cadillac è un fattore indubbiamente positivo – il “nuovo” parere di Wolff – Ci sono aspetti che vanno certamente valutati, ma nessuno può mettere in dubbio il pedigree e l’esperienza di due marchi come appunto Cadillac e General Motors. Si tratta di aziende globali nel panorama dell’automotive”.
Insomma, con un endorsement di questo livello, pensando al peso economico e politico che la Mercedes riveste nel mondo della Formula 1, Andretti può provare a guardare al futuro con più ottimismo, sebbene la strada verso lo sbarco effettivo in Formula 1 sia ancora piuttosto lunga. Solo infatti se il sodalizio guidato da Michael Andretti dovesse riuscire a tradurre in fatti le promesse avanzate in termini di investimenti economici, non solo nell’immediato, ma nel lungo periodo, grazie al supporto di General Motors attraverso il marchio Cadillac le scuderie che attualmente danno vita al Mondiale, per il momento poco propense a nuovi ingressi che porterebbero ad una riduzione delle singole fette dei proventi, e Liberty Media daranno il proprio via libera alla manifestazione d’interesse.
Mercedes e la strategia su Vowles: si inizia a pensare al dopo-Wolff
Tornando ai fatti di casa Mercedes, invece, la sorprendente partenza di Volwes potrebbe rappresentare il classico esempio di un divorzio… temporaneo, volto a verificare le qualità del manager austriaco in un ruolo storicamente delicato come quello del team principal, come sanno bene in Ferrari, dove Mattia Binotto non ha retto il passaggio da motorista a capo della strategia al muretto.
Lo stesso Wolff ha dribblato durante la conferenza di saluto a Volwes le domande sul tema del possibile ritorno, un giorno, di quest’ultimo a Brackley, magari per prendere il posto dello stesso Wolff, team principal Mercedes dall’ormai lontano 2014, incarico assunto, peraltro, proprio dopo essere passato dalla Williams…: “James è un grande e spero che avrà una lunga carriera alla Williams e se le cose andranno bene potrebbe avere un periodo di 10 anni lì, come ho fatto io qui – ha detto Wolff in conferenza – Bisogna solo lasciare che l’uccello voli via e faccia le sue esperienze senza anticipare l’eventuale ritorno”.
Wolff ha poi messo a tacere le voci sulla possibile trasformazione della Williams in una scuderia satellite della Mercedes proprio alla luce dell’arrivo di Volwes: “James ha fatto parte del nostro viaggio in cui abbiamo messo al centro di tutto i valori del gruppo, ma ogni team principal che lavora nel Circus difende il proprio punto di vista. Si è parlato tanto del legame tra noi e la Williams, ma so che se dovessi chiedere a James di far diventare la Williams una sorta di mini-Mercedes, il nostro rapporto terminerebbe”.