Il Milan di Stefano Pioli, col successo per 3-0 al Mapei Stadium contro il Sassuolo, ha vinto la Serie A 2021/2022, conquistando il 19° Scudetto della propria storia.
Squadra giovane, affamata e piena di giocatori di talento, si è distinta in tantissimi aspetti nel corso della stagione, dalla giovanissima età della rosa, alla solidità difensiva, alla forza immensa nei momenti di estrema difficoltà. In questo “Speciale Scudetto“, andiamo a vedere tutti i numeri della meravigliosa stagione rossonera.
- Milan, interrotto un digiuno da trofei di 1976 giorni con la squadra più giovane di sempre
- Il Milan vince senza un vero bomber, ma con una grandissima difesa
- Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli le anime di questo Milan vincente
Milan, interrotto un digiuno da trofei di 1976 giorni con la squadra più giovane di sempre
Con la conquista dello Scudetto numero 19 della propria storia, il Milan aggancia l’Inter al secondo posto all-time come Tricolori vinti, dietro solamente alla Juventus, che ne conta 36 (senza contare i due revocati da Calciopoli).
Questo risultato è stato raggiunto, inoltre, con la squadra più giovane di sempre. Infatti, mai nessuna squadra aveva vinto il campionato con un’età media così bassa nell’era dei tre punti a vittoria (26 anni e 97 giorni), meglio anche delle tre Juventus degli anni ’90, che vinsero nel 1997/98 con un età media di 26 anni e 161 giorni, nel 1994/95 26 anni e 162 giorni e nel 1996/97 26 anni e 271 giorni.
Grande gioia del popolo rossonero, che non vedeva un trofeo da quasi sei lunghi anni. Infatti, il Milan non conquistava un trofeo dalla Supercoppa Italiana del 23 dicembre 2016 a Doha contro la Juventus.
Il Milan vince senza un vero bomber, ma con una grandissima difesa
Un po’ Zlatan Ibrahimovic, un po’ Olivier Giroud, ma al Milan non c’è mai stato in questa stagione un vero e proprio bomber, quel giocatore che la butta dentro a prescindere dalla situazione. Nonostante questo il Diavolo ha totalizzato 86 punti, e solo nel 2005/06 (88) ha fatto meglio in una singola stagione nell’era dei tre punti a vittoria (escluse penalità).
La forza del Milan è stata senza ombra di dubbio il gruppo, e la capacità di tutti di remare dalla stessa parte, senza individualismi ne competizioni tra compagni di squadra. Infatti, per la quarta volta nella sua storia, il Milan è diventa campione d’Italia nella Serie A a girone unico con il suo miglior marcatore con meno di 12 gol all’attivo, dopo il 1987/88 (Pietro Paolo Virdis), 1993/94 (Daniele Massaro) e 1995/96 (George Weah). In questa stagione Rafael Leao e Olivier Giroud sono a quota 11 reti nel torneo 2021/22. L’ultima squadra campione a segnare così poco è stata la Juventus 2012/2013, quando Vidal e Vicinic ne segnarono appena 10 a testa.
Questa mancanza di un vero bomber però è compensata da una difesa incredibilmente solida. Il Milan infatti ha mantenuto inviolata la propria porta per 18 gare in totale, e può vantare la miglior difesa di tutto il torneo nel 2022, con appena nove gol subiti nel nuovo anno. Mike Maignan in particolare è il portiere con la più alta percentuale di parate nei cinque grandi campionati europei 2021/2022 (più di 10 presenze).
Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli le anime di questo Milan vincente
I simboli di questo Scudetto rossonero sono senza dubbio Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic, i due uomini che hanno dato una svolta alla storia recente del Diavolo. Si sono incontrati proprio prima del lockdown 2020, in un momento nel quale i rossoneri non si erano ancora ripresi dalla tremenda gestione Giampaolo. Da quel momento in poi non si sono più fermati.
Stefano Pioli, a 56 anni e 214 giorni il 22/05, è diventato il terzo allenatore più “anziano” a conquistare uno campionato con il Milan nella Serie A a girone unico (dal 1929/30), dopo Lajos Czeizler (57 anni e 255 giorni nel 1950/1951) e Nils Liedholm (56 anni e 217 giorni nel 1978/1979).
Molto sfortunato nel farsi rubare la medaglia ieri sera nel corso dei festeggiamenti, Pioli è il vero padrone del Milan in questo momento, l’uomo giusto al momento giusto, proprio come Zlatan Ibrahimovic.
Lo svedese ancora non sa cosa farà in futuro, se continuerà ancora un anno o si ritirerà (l’ipotesi più probabile) ma nonostante i tantissimi problemi fisici accusati nel corso dell’anno è stato in grado di trascinare, anche mentalmente, tutti i compagni verso il successo.
Due sono i numeri che certificano la stagione dello svedese. Con la rete realizzata contro il Venezia lo scorso 9 gennaio, Zlatan Ibrahimovic è il terzo giocatore più anziano a segnare nella storia della Serie A. Inoltre, il 31 ottobre 2021 contro la Roma, Ibra ha segnato il suo 400º gol nei campionati nazionali (il 1° era arrivato il 30 ottobre 1999).