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Milan, Conceicao già stressato chiede esame di coscienza: con chi ce l'aveva?

Il tecnico non nasconde la preoccupazione per il secondo tempo della squadra. Il mea culpa non esclude le responsabilità dei calciatori

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Il secondo tempo del Milan contro la Juventus è stato sconfortante. Dopo un primo tempo intenso ed equilibrato, i rossoneri dopo l’intervallo hanno deciso praticamente di non ripresentarsi in campo consegnandosi così alla Vecchia Signora. Non utilizza alibi per giustificare sé stesso o la squadra Sergio Conceicao, la cui comunicazione è sempre cruda e schietta senza particolari giri di parole. Ma l’esame di coscienza a chi è rivolto?

Il solito Milan e il solito Conceicao

Nel calcio la tattica non è tutto. Puoi essere schierato bene in campo ma perdere la partita per le più svariate motivazioni. Nel caso del Milan ciò che è mancato più di ogni altra cosa è la voglia di vincere. Inaccettabile per qualsiasi allenatore, ancor meno per Sergio Conceicao: ” Nel secondo tempo è venuto fuori il Milan che voi già conoscete. Io sono il colpevole e mi prendo le responsabilità, ma qualcuno deve farsi un’esame di coscienza“.

La preoccupazione dell’allenatore

L’allenatore del Diavolo, in sella da 3 settimane, non nasconde la preoccupazione per l’atteggiamento della sua squadra. Parla a tutti e a nessuno, non nega di essere stressato, chiede acquisti, sferza i giocatori: “Si sono preoccupato. È vero. Sto pensando a cosa fare per cambiare anche l’ambiente nello spogliatoio e intorno alla squadra. Dobbiamo fare di più, perché abbiamo campionato, Champions e Coppa Italia. Devono guardarsi allo specchio e decidere cosa fare, perché se non hanno bisogno dello spogliatoio“.

Le richieste sul mercato e l’assenza di alibi

Una soluzione può arrivare dal mercato, sebbene sia impensabile che tra arrivi e partenze si riesca a cambiare radicalmente lo status quo. Conceicao, però, qualche regalo se lo aspetta: “Stiamo parlando con la società. Se avete visto i cambi della Juve sono diversi rispetto ai nostri ragazzi. Sono anche entrati bene, ma non voglio trovare delle scuse. Non manca la benzina, perché siamo a gennaio e dobbiamo giocare. Io non trovo scuse sul mercato. Ovviamente vorrei qualcosa in più e ne stiamo parlando a gennaio“.

Milan, Conceicao già stressato chiede esame di coscienza: con chi ce l'aveva? Fonte: Ansa

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