Il presidente del Milan Paolo Scaroni e lāad dellāInter Alessandro Antonello si sono ritrovati a San Siro nella giornata di oggi per lāevento de Il Foglio, per parlare anche progetto per il nuovo stadio delle due societĆ , ancora bloccato dalla burocrazia dopo oltre tre anni di attesa.
Entrambi i dirigenti sono tornati a ventilare la possibilitĆ di spostare il nuovo stadio in una zona differente da San Siro. CāĆØ anche molta delusione per i due dirigenti, che ovviamente dopo 1000 giorni non sanno ancora quando potranno dare il via ai lavori.
Queste sono nello specifico le parole del presidente rossonero Scaroni:
āDopo più di tre anni, dopo aver modificato le volumetrie che ci permettevaĀ la legge sugli stadi, siamo anche decisiĀ a fare pure il dibattito pubblico. Io spero che dopo il dibattito smetta di essere il progetto di Milan e Inter e diventi il progetto di Milano. MilanoĀ deve desiderare questo progetto e lo deve volere in tempi brevi. SperoĀ che il dibattito pubblico sia lāultimo gradino da superare. Fuori Milano? Quando si parla di fuori Milano, ĆØ un fuori Milano relativo. Non stiamo pensando di andare a 50 km da Milano, ma rimarremmo in una zona che i milanesi considerano parte della loro cittĆ . Ogni giorno che passa lāipotesi diventa sempre più probabileā.
A cui hanno fatto eco quelle dellāad Antonelli:
āAspettiamo che il Comune scelga il responsabile del dibattito. Questo iter potrebbe avereĀ fine i primi diĀ maggio. Noi lavoriamo per integrare lo studio di fattibilitĆ , sono circa 1000 pagine di relazione. Ci stiamo impegnandoĀ per integrarlo dato che il Comune ha chiesto di rivedere gli indici di volume. Milan e Inter stanno provando di allinearsi alle richieste comunali nonostante esista una legge che ci consentirebbe di avere indici volumetrici più alti. Le due societĆ sono i proponenti del progetto, quindi ĆØ il Comune che dovrĆ dire se il progetto piace o meno alla comunitĆ . Abbiamo iniziato da più di 1000 giorni, dunque siamo un poā delusi per essere ancora a questo punto. CāĆØ unāevidente difficoltĆ , ma noi vogliamo ancora dare un lustro alla cittĆ di Milano. Non esiste più unāesclusiva su San Siro, speriamo un nuovo impianto nel minor tempo possibile. Stiamo dunqueĀ prendendo in considerazione pure altre aree. Aspettiamo che si chiarisca la questione del dibattito pubblico prima dellāestate e poi prenderemo una decisioneā.
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