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Milan, Giroud saluta e va in MLS: addio al bomber che ha sfatato la maledizione della numero 9

Il centravanti francese ha annunciato alla tv del club che a fine stagione si trasferirà in MLS, ai Los Angeles FC: con lui i rossoneri perdono l’uomo decisivo nella corsa scudetto del 2022 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Il bomber dell’ultimo scudetto del Milan dice addio al mondo rossonero: Olivier Giroud ha ufficializzato il suo addio a fine stagione. Il centravanti francese, 37 anni, si prepara a salutare l’Italia e a trasferirsi a Los Angeles, per giocare in MLS: con lui il Milan perde l’uomo che, dopo anni, ha sfatato la “maledizione della numero 9”.

Milan, Giroud annuncia l’addio a fine stagione

Le partite che separano il Milan dalla fine della stagione saranno anche le ultime di Olivier Giroud con la maglia rossonera. Dopo 3 campionati e uno scudetto l’attaccante francese, 37 anni, annuncia l’addio: si trasferirà in MLS, al Los Angeles FC. L’addio arriva in una dichiarazione a Milan Tv. “Sono qua per dirvi che giocherò le mie due ultime partite al Milan – le parole di Giroud -. Continuo la mia carriera, ma in MLS. Sono molto molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto nel Milan, in questi tre anni. È il momento giusto per dirlo. Scusate, sono un po’ emozionato, la mia storia con il Milan finisce quest’anno ma il Milan rimarrà per sempre nel mio cuore”.

Milan e l’unico rammarico di Giroud

Nel video Giroud spiega perché ha deciso di lasciare il Milan e la serie A. “Ho maturato questa scelta qualche settimana fa – aggiunge il francese -. Ho dato tutto quello che ho al Milan. Per me, e per la mia famiglia, è il momento giusto per un’esperienza diversa di vita. La famiglia fa sacrifici durante la carriera di un calciatore. Viviamo una vita che va a 200 all’ora e oggi voglio pensare un po’ di più alla mia famiglia”. Rammarichi? Uno solo. “Avrei voluto lasciare con un trofeo. Sapete quanto sono competitivo. Ho dato tutto per questa maglia dal primo giorno, sono molto, molto orgoglioso. Mi aspettavo l’atmosfera pazzesca di San Siro, ma quando abbiamo per esempio vinto lo scudetto non mi aspettavo tanta gente sulla strada. Non mi aspettavo tanto amore dei tifosi, tanta passione, perché fin da piccolo ero un tifoso del Milan, ma sei lontano, sei in Francia e non vedi queste cose tutti i giorni. Quando sei dentro questo club, ti rendi conto che è un top club. Se mi ricordo il primo giorno al Milan? Mi ricordo bene di quel momento, quando ho preso la maglia, l’ho odorata e ho baciato lo stemma. Come se fosse ieri”.

Milan dice addio a Giroud, il bomber “che s’è girato”

Per i tifosi del Milan Olivier Giroud sarà sempre l’attaccante “che s’è girato”. Questa espressione divenne un tormentone nel 2022, l’anno dell’ultimo scudetto rossonero, di cui l’attaccante francese è stato simbolo: “s’è girato Giroud!”, con questa frase venne descritta in telecronaca l’azione con cui l’ex Arsenal spedì il pallone alle spalle di Samir Handanovic nel 2-1 rossonero nel derby del girone di ritorno, firmando con una doppietta una vittoria chiave per il cammino della squadra di Stefano Pioli verso lo scudetto, coronato poi all’ultima giornata col 3-0 sul campo del Sassuolo. Ovviamente Giroud fu decisivo anche in quella gara, con un’altra doppietta. E, prima ancora, il francese firmò la vittoria di Napoli, altro tassello fondamentale per la conquista del tricolore da parte del Milan. Senza dimenticare il contributo all’approdo alla semifinale di Champions League della scorsa stagione, con un’altra rete al Maradona contro il Napoli, nel ritorno dei quarti di finale, finito 1-1.

Milan, Giroud e la maledizione della numero 9

Ad oggi Giroud ha segnato 48 reti in 130 partite con la maglia del Milan, sfatando la lunga “maledizione della numero 9” che attanagliava il club sin dall’addio di Filippo Inzaghi, nel 2012: dopo “Superpippo”, nessuno dei giocatori che ha indossato la maglia dell’attaccante per antonomasia è riuscito a lasciare il segno. Pato (a causa degli infortuni), Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, addirittura Higuain, Mandzukic: al Milan quelli con la 9 avevano fallito tutti, fino a quando non è arrivato Olivier. Quello dei gol pesanti. Quello “che s’è girato”.

Milan, Giroud saluta e va in MLS: addio al bomber che ha sfatato la maledizione della numero 9

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