Le percentuali appaiono già su tutti i giornali, c’è chi mette in pole Lopetegui (come la Gazzetta e non solo) e chi come il Corriere della Sera parla di Farioli favorito ma il toto-allenatori del Milan è partito da tempo ed ha avuto un’accelerata dopo i cinque giorni di flop tra l’eliminazione dall’Europa League e il ko nel derby. L’avventura di Pioli è finita, neanche un finale impetuoso e la conferma del secondo posto può salvargli la panchina. I tifosi sono già in agitazione ma il web ha scelto: sì a Conte, il preferito su tutti, e soprattutto no a Lopetegui, il meno gradito.
- Chi decide sul prossimo tecnico del Milan
- Lopetegui ha scelto il Milan
- I tifosi prendono posizione pro-Conte
- Il duro comunicato della Curva Sud
Chi decide sul prossimo tecnico del Milan
L’ultima parola spetta a Gerry Cardinale che però ascolterà il parere del “triumvirato” composto da Ibrahimovic, Moncada e Furlani. A spingere per Lopetegui sono quest’ultimo e lo stesso patron di Redbird, mentre Ibra vorrebbe van Bommel. Il Milan comunque cerca un allenatore internazionale, bravo a lavorare con i giovani, che non imponga il suo punto di vista ma condivida le scelte di mercato. Tra i possibili candidati c’è ovviamente anche Antonio Conte, oltre a Paulo Fonseca, Domenico Tedesco, Mark van Bommel, Christophe Galtier, Thiago Motta e altri.
Lopetegui ha scelto il Milan
Lopetegui intanto ha dato al Milan la sua preferenza rispetto all’offerta – più ricca – del West Ham e conta di allenare presto a Milano. Rispetto a Fonseca, altro candidato forte, e a Van Bommel ha ottenuto più risultati e frequentato più panchine di alto livello. Lopetegui ha vinto l’Europa League 2019-20 – in finale contro l’Inter –, ha guidato la Spagna per quasi due anni senza perdere una partita (2016-2018) ed è stato sulla panchina del Real Madrid, anche se non hanno un bel ricordo di lui le merengues.
I tifosi prendono posizione pro-Conte
Sul web i tifosi rossoneri hanno scelto. Sì a Conte e no a Lopetegui. Fioccano i commenti: “Lopetegui durerà massimo fino a dicembre, salvatevi sto tweet. Mi sa di disastro annunciato”, oppure: “Vogliamo Conte al Milan. Non vi azzardate a presentarvi con EL CAGON perché avreste TUTTA la tifoseria contro. TUTTA!” e anche: “Se venisse questo Lopetegui vorrebbe dire che Ibra non conta niente. Vorrebbe dire che ha prevalso la linea Moncada-Furlani e che continueremo con le scommesse alla Pellegrino-Romero. Potrebbero davvero essere tempi bui”.
Mentre spopola l’hashtag “Nopetegui”, c’è chi scrive: “No no no spero che quello che sto leggendo in giro sia uno scherzo.. in caso fosse vero io mi prendo una bella pausa dal Milan.. c’è un limite a tutto dai su che vergogna, vogliamo Conte e non Lopetegui” e poi: “Il Milan non capisce che lo stadio pieno è stato riportato dall’entusiasmo di un progetto vincente ed è un attimo a riportarlo metà vuoto ogni domenica. Lopetegui non è vincente, Conte è vincente” e infine: “Se Conte va ad allenare il Manchester United con stipendio da 20 milioni e mercato da 300 allora non possiamo parlare di rimpianto per il Milan. Se, invece, va al Napoli (senza Champions e con metà del fatturato del Milan) per 6,5 milioni è meglio che non parlo”.
Il duro comunicato della Curva Sud
La Curva Sud Milano, tifo organizzato rossonero, ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un duro comunicato sul momento del Milan, sulla proprietà e sulla stagione in generale, lasciando trapelare il disappunto per l’idea Lopetegui. Questo il comunicato: “La stagione volge al termine e la mediocrità che l’ha contraddistinta per quasi tutta la durata, ha lasciato spazio ad un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l’ambizione di rivivere i tempi che furono, non sia prerogativa primaria di questa società. Dall’avvento del signor Cardinale sono passati quasi 2 anni, una fase transitoria e di assestamento era da considerarsi più che legittima ma adesso è giunta l’ora di arrivare al dunque e dimostrare con i fatti i reali obiettivi della società, ovvero se costruire una squadra ambiziosa, oppure allestire di anno in anno una squadra in grado di vivacchiare nelle posizioni che garantiscono l’accesso alla Champions in attesa di costruire il nuovo stadio e nulla più”.
“Deve essere chiaro a tutti che se la risposta fosse quest’ultima noi non ci stiamo! Che non si possa pensare di spendere sul mercato i fiumi di denaro investiti da altre società di altri campionati è più che legittimo, ma non si può pensare di tornare grandi costruendo la squadra unicamente passando per qualche cessione per poi reinvestire il denaro su giocatori non affermati. Non si puó pensare di avere un progetto vincente se, ormai quasi a maggio, non si sappia ancora chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza diventa difficile allestire sul mercato una squadra compatibile alle esigenze del nuovo mister. All’interno della società regna il caos più totale tra silenzi assordanti, strategie comunicative a dir poco imbarazzanti e poca chiarezza dei ruoli”.
“Signori la pazienza è finita! Il Milan non è un prodotto su cui speculare e Milano non è una piazza che si accontenta di partecipare. Il Milan ha alle spalle un popolo che per storia e tradizione è abituato ad essere nel gotha del calcio mondiale. Se questa proprietà pensa di essere all’altezza di queste prerogative e lo dimostrerà con fatti concreti (e la scelta del nuovo mister ci farà già capire molto), continuerà a godere del sostegno instancabile di un popolo follemente innamorato. Se cosi non fosse dimenticatevi di vivere Milano come isola felice, come avete fatto fino ad oggi.. Sempre col Milan nel cuore!”