Il Milan ormai ha raggiunto lo status di big del nostro campionato dopo anni passati tra i problemi finanziari dell’ultimo Berlusconi, la travagliata vicenda Li-Fassone-Mirabelli e la ricostruzione portata avanti da Pioli e Ibra. L’1-0 inflitto al Napoli al Maradona certifica una crescita che, nel periodo di Pioli, è stata lenta e costante, ma ora manca ancora qualcosa. Manca l’ultimo step, quel salto di qualità definitivo che l’Inter ha compiuto con Conte e che porta ad affrontare anche le piccole come fossero scontri diretti. Tanti saranno i cambiamenti nella prossima stagione, sia a livello di rosa che di attitudine tattica.
Milan, Ibrahimovic si o no: cosa fare con la punta svedese
Non è ancora chiaro cosa vorrà fare da grande Zlatan Ibrahimovic. Protagonista assoluto della prima parte della gestione Pioli, il suo contributo a livello di numero di gare giocate si è sensibilmente ridotto nell’ultimo anno e mezzo.Â
Il Milan ha dimostrato di poter anche fare a meno dello svedese, che quando può essere schierato rimane comunque il miglior attaccante in rosa. Tuttavia, sia Rebic ma soprattutto Giroud hanno dimostrato di poter sopperire adeguatamente all’assenza di Re Zlatan.Â
L’importanza di Ibrahimovic rimane indubbia a livello di spogliatoio e caratteriale, soprattutto riguardo ai giovani. Difficile trovare nel panorama europeo un giocatore altrettanto carismatico che possa tenere alta l’attenzione anche contro le piccole (passi falsi con Sassuolo, Spezia, Salernitana e Udinese quest’anno, quasi sempre senza lo svedese).
In estate i rossoneri andranno alla ricerca di una prima punta (Belotti in scadenza sembra l’alternativa più valida al momento) e dunque la permanenza di Ibra non sembra più così vitale all’economia della squadra.
Milan, Kessie quasi certo di partire: le alternative
Se il Milan ha dimostrato di poter fare a meno di Ibra, lo stesso non si può dire riguardo a Franck Kessie. L’ivoriano, in scadenza di contratto coi rossoneri, è ancora un punto cardine dello scacchiere di Pioli, sia quando viene schierato da mediano sia quando invece gioca più da mezz’ala.
Quasi sicuramente l’ex Atalanta andrà via in estate in cerca di maggior fortuna da un punto di vista economico (al momento il Barca è la candidata più credibile, anche se l’offerta economica dei catalani non è ancora sufficiente a placare la sete di Kessie e agente), e Pioli dovrà ragionare su come sostituirlo. Si parla molto di Renato Sanches del Lille (sul quale però c’è anche la Juventus), e i buoni rapporti col club francese potrebbero facilitare la trattativa.
In questo caso la rivoluzione potrebbe essere anche tattica. In caso di partenza di Kessie, Pioli potrebbe optare per l’eliminazione del trequartista (e non perderebbe un granchè visto questo Brahim Diaz) per passare a un centrocampo a tre con un vertice basso. Questa soluzione, vista contro il Napoli, potrebbe offrire ottime garanzie anche a livello europeo, dove quasi tutte le squadre più grandi utilizzano il 4-3-3.
Milan, iin difesa urge solidità : due i nomi
Rimangono Sven Botman e Gleison Bremer i preferiti di Maldini e Massara per la retroguardia del futuro del Milan. Il primo, cercato fortemente a gennaio, è di proprietà del Lille e ha già espresso la volontà di vestire la maglia del Diavolo. Manca ancora l’accordo con la società , che chiede una cifra superiore ai 40 milioni di euro.
Anche Bremer è tenuto in altissima considerazione dalle parti di Milanello, e il suo prezzo si aggira sui 25 milioni di euro. Sul giocatore però è già partita un’asta internazionale che coinvolge anche Inter e alcuni club di Premier League.Â
Al momento, gli unici sicuri di rimanere al Milan anche il prossimo anno sono Tomori, Kalulu e Kjaer (che però, visto il tipo di infortunio e l’età , sarà una vera incognita).