Al Milan manca tremendamente. Senza la guida di Zlatan Ibrahimovic, il Diavolo sta faticando enormemente a ritrovare la sua identità vincente. Lo svedese, se potesse, scenderebbe in campo anche subito…
- Milan, un anno ai box per Ibrahimovic
- Milan, senza la guida di Ibra si fa fatica
- Milan, il futuro di Ibrahimovic ancora legato ai rossoneri
Milan, un anno ai box per Ibrahimovic
Ormai è trascorso oltre un anno dall’ultima volta che Zlatan Ibrahimovic è sceso in campo, da titolare, con la casacca rossonera (ultima apparizione dal primo minuto, lo scorso 17 gennaio 2022). Un’eternità per qualsiasi giocatore, ancor di più se ti chiami Zlatan Ibrahimovic.
Si parla di un possibile rientro per la sfida, valida per gli ottavi di finale di Champions League, con il Tottenham ma, onestamente, pare complicato pensare che possa essere pronto per il 14 febbraio, giorno di Milan-Tottenham (gara d’andata). La data certa del ritorno in campo dello svedese è ancora avvolta nel mistero.
Milan, senza la guida di Ibra si fa fatica
Basterebbe la sua presenza per infondere più coraggio e autostima ad una squadra che, ultimamente, sta avendo qualche problema di troppo, come certificato nella finale di Supercoppa Italiana persa contro l’Inter.
Zlatan Ibrahimovic, classe 1981, si sente ancora un calciatore ma, complici i tanti guai fisici, comincia a diventare difficile pensare che possa continuare a lungo nei panni del calciatore. Un personaggio del suo livello, può ambire a tanti ruoli prestigiosi. Il Milan, anche quando smetterà di giocare, non vorrebbe perderlo.
Milan, il futuro di Ibrahimovic ancora legato ai rossoneri
Allo stato di fatto, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo svedese non sembra molto propenso a svolgere il ruolo di dirigente. Con circa 58 milioni di followers su Instagram, Re Zlatan ha una platea enorme che lo segue fedelmente.
Lo svedese ha tanti affari a Milano e potrebbe quindi continuare a “lavorare” con il club rossonero, magari nelle vesti di ambasciatore e/o testimonial. Uno come lui fa sempre comodo, a prescindere dal ruolo. Intanto, però, il popolo rossonero spera riesca a dare una mano in campo, quello che è ancora il suo habitat naturale.