Milan e Ibrahimovic ancora insieme. La nuova vita da dirigente dello svedese, fortemente voluto in società da RedBird, apre un nuovo capitolo della storia d’amore tra l’ex centravanti e il club rossonero. Ma che cosa ha spinto Ibra ad accettare la proposta di Cardinale?
- Il retroscena sul ritorno di Ibrahimovic al Milan: com'è nata l'idea
- L'incontro con Cardinale e il sì di Ibra alla nuova sfida da dirigente
- Dal mercato allo stadio: ecco di cosa si occuperà Ibrahimovic al Milan
Il retroscena sul ritorno di Ibrahimovic al Milan: com’è nata l’idea
Sei mesi lontano dal rettangolo verde sono evidentemente bastati a Ibra per decidere di tornare in pista, anche se in altra veste. Il Corriere della Sera svela quali sono stati i due momenti chiave che hanno inciso sulla scelta dello scandinavo. Partiamo dal primo, che risale al 18 settembre. Due giorni prima il Milan era stato asfaltato dall’Inter nel derby con un perentorio 5-1. Zlatan fa scalo a Milanello. Fa sentire la sua vicinanza alla squadra. Carica l’ambiente. Come ai nemmeno tanto vecchi tempi. La sera stessa avrebbe raccontato agli amici di avere sentito come una scossa. Sì, Ibrahimovic era già pronto a tornare.
L’incontro con Cardinale e il sì di Ibra alla nuova sfida da dirigente
Il secondo momento decisivo, quello servito a fugare ogni dubbio, è invece datato 6 novembre, quando Ibrahimovic ha incontrato Gerry Cardinale in un hotel di corso Venezia. Un faccia a faccia servito a gettare le basi per un nuovo rapporto. Insieme. Lo svedese ci ha pensato ancora un po’ su, ma il sì era nell’aria, praticamente scontato. Perché ama il Milan e Milano. Perché, scrive il Corriere della Sera, anche la famiglia lo ha spinto ad accettare. Del resto, i figli Maximilian e Vincent giocano proprio nel settore giovanile rossonero. E il capoluogo lombardo è la città in cui ha scelto di vivere una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Dal mercato allo stadio: ecco di cosa si occuperà Ibrahimovic al Milan
Nominato senior advisor di RedBird, Ibra ricoprirà mansioni di rilievo nel club di via Aldo Rossi. Non una figurina, insomma. Tutt’altro. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, sarà un importante interlocutore di Stefano Pioli e, d’accordo con il tecnico, si paleserà a Milanello per sostenere la squadra nei momenti di necessità. Oltre a essere un consulente per Cardinale, lo sarà anche per il presidente Paolo Scaroni e l’ad Giorgio Furlani. E avrà voce in capitolo in sede di mercato. Infine, sarà operativo anche nelle iniziative commerciali fino a essere coinvolto nel progetto del nuovo stadio del Milan che la società intende realizzare in zona San Donato.