Non chiamatela Befana: nel giorno dell’Epifania la Vecchia Signora si presenta a San Siro con l’abito buono, conquistando contro la capolista Milan una vittoria fondamentale nella corsa allo Scudetto. Finisce 3-1 per la Juventus, che si porta a -7 dalla vetta, con una gara – il noto recupero contro il Napoli – da recuperare. Prima sconfitta in campionato per i rossoneri, che mantengono la leadership della classifica in virtù del passo falso dell’Inter contro la Sampdoria.
A San Siro un big match con due formazioni largamente rimaneggiate dalle assenze: tra infortunati eccellenti, Ibrahimovic e Morata su tutti, e nuovi casi di positività al COVID-19 (Cuadrado, Alex Sandro, Rebic e Krunic), Pirlo e Pioli sono costretti a soluzioni d’emergenza, come l’impiego di Calabria da mediano al fianco di Kessié.
La prima grande occasione della serata è di marca rossonera: Bentancur scarabocchia al limite dell’area e perde palla, consentendo a Castillejo di scaricare il sinistro, neutralizzato da Szczesny. La risposta della Juve non si fa attendere: al quarto d’ora il palo alla sinistra della porta di Donnarumma trema per la sassata ravvicinata di Chiesa, che si stampa contro il montante. E’ lo stesso Chiesa, on fire, a sbloccare il risultato pochi minuti dopo: l’ex viola chiude l’uno-due con Dybala (pregevole l’assist di tacco della Joya) con un preciso diagonale a filo d’erba sul quale Donnarumma non può arrivare.
Il colpo subìto sveglia il Milan, sorpresi dalla partenza aggressiva dei bianconeri. Leao si rende pericoloso in due occasioni, scaldando i guanti di Szczesny. E al 41’ i rossoneri trovano il pareggio: ancora Leao pesca Calabria al limite dell’area, destro all’incrocio di prima intenzione e 1-1. Azione che nasce da un dubbio contatto Calhanoglu-Rabiot, ragione delle proteste degli ospiti all’intervallo.
Ma a San Siro è la grande serata di Federico Chiesa che al 62’ riporta avanti la Juve: il numero 22 bianconero al limite dell’area riceve da Dybala, si porta la sfera sul mancino e trova l’angolo più lontano con una conclusione di precisione chirurgica. E’ l’ultima giocata della sua serata, chiusa con i crampi e il cambio con McKennie. L’atmosfera si surriscalda nuovamente intorno al 70’ quando Irrati grazia Bentancur per un fallo che sarebbe costato all’uruguayano il secondo giallo della sua serata. E pochi minuti dopo la Juventus cala il tris con due degli assi calati a gara in corso da Pirlo: spunto personale di Kulusevski che salta Romagnoli e trova sotto porta McKennie per il definitivo 3-1 bianconero.
IL TABELLINO
MILAN-JUVENTUS 1-3
Marcatori: 18’ Chiesa, 41’ Calabria, 62’ Chiesa, 76’ McKennie
MILAN (4-2-3-1) Donnarumma 6.5; Dalot 5.5 (81’ D.Maldini s.v), Kjaer 6 (81’ Conti s.v.), Romagnoli 6, Theo Hernandez 5; Calabria 6.5 (81’ Kalulu s.v.), Kessie 6; Castillejo 5.5 (87’ Colombo s.v.), Calhanoglu 6.5, Hauge 5.5 (67’ Brahim Diaz 5.5); Leao 6.5. Allenatore: Pioli
JUVENTUS (4-4-2) Szczesny 7; Danilo 6.5, Bonucci 6, De Ligt 6.5, Frabotta 6.5 (87’ Demiral s.v.); Chiesa 8 (63’ Kulusevski 7), Rabiot 6, Bentancur 4.5 (74’ Arthur s.v.), Ramsey 5 (74’ Bernardeschi s.v.); Dybala 7 (63’ McKennie 7), Ronaldo 6. Allenatore: Pirlo .
Arbitro: Irrati
Ammoniti: Bentancur, Danilo, Romagnoli