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Leao, il paragone con Sinner è impietoso. Capello spara a zero: "Questo è il problema di Rafa"

L’ex allenatore torna a mettere nel mirino l’attaccante rossonero, sottolineando la differenza di mentalità col fuoriclasse del tennis: “Gli servirebbe la testa di Jannik” 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Rafa Leao ha dato segnali di ripresa nelle ultime uscite del Milan, ma questo non basta a Fabio Capello: l’ex tecnico rossonero ha tirato in ballo Jannik Sinner e la sua mentalità per tornare a criticare l’attaccante portoghese.

Milan, Capello cita Sinner per criticare Leao

Leao impari da Sinner”: in estrema sintesi è questo il consiglio che Fabio Capello rivolge all’attaccante portoghese del Milan. Un consiglio che, in realtà, assomiglia di più a una (ennesima) critica: a Sky Sport l’ex tecnico dei rossoneri è tornato a parlare di Leao e del suo atteggiamento in campo per descrivere quello che dovrebbe essere il rapporto ideale tra talento e impegno.

Milan, Capello e il nuovo attacco a Leao

“In Italia abbiamo un giocatore come Leao che ha un talento incredibile ma si accontenta”, ha dichiarato Capello, tornato dunque a criticare l’attaccante del Milan per la sua mentalità e l’atteggiamento in campo. Già in passato, recente e lontano, l’ex allenatore aveva messo nel mirino il portoghese, accusandolo di non sfruttare a dovere le sue immense qualità, mancando di leadership e soprattutto continuità. Un vero spreco secondo Capello che vorrebbe vedere Leao più simile a un campione di un altro sport come Jannik Sinner.

Milan: Capello, Leao e la testa di Sinner

“Bisognerebbe dare a Leao un po’ della testa di Sinner – ha poi aggiunto Capello su Sky Sport – servirebbe a fargli vedere quello che potrebbe fare”. Sinner è sempre stato un talento del tennis, ma nessuno immaginava potesse arrivare fino ai vertici del ranking ATP: un percorso che l’altoatesino è riuscito a compiere affiancando alle sue qualità la costante voglia di migliorarsi, senza sentirsi mai appagato. E per Capello è proprio questa la dote che manca a Leao: “Lo sport è sacrificio, è far cose diverse – la conclusione del tecnico -: non accontentarsi del risultato”.

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