C’era un tempo in cui i capitani delle squadre erano facilmente identificabili. A volte capitava che erano vere e proprie bandiere, in altri casi invece si trattava di calciatori realmente rappresentativi di un club. Oggi le cose sono cambiate e il ruolo è un po’ più volubile. Lo sa bene il Milan che ha messo in discussione uno dei suoi attuali uomini con fascia e che potrebbe addirittura salutarlo a breve. Il destino di Theo Hernandez è infatti in bilico.
- Il ruolo del capitano oggi
- La fascia itinerante con quotazioni di Theo in calo
- La situazione di Hernandez, tra rinnovo e Fonseca
Il ruolo del capitano oggi
Baresi, Paolo Maldini, prima ancora Rivera e Cesare Maldini. Una volta il Milan aveva il suo capitano, leader indiscusso del gruppo e punto di riferimento per tutti. Ma come anticipato, oggi non è più così. Il Diavolo, infatti, come da volontà dell’allenatore Paulo Fonseca, ha deciso di attuare la politica della rotazione dei capitani. La fascia viene sostanzialmente attribuita di domenica in domenica a seconda del momento.
La fascia itinerante con quotazioni di Theo in calo
Tra coloro che l’hanno indossata più volte in stagione c’è Theo Hernandez. Il terzino francese, però, non è più un nome caldo per il ruolo. Chi sta crescendo, anzi, mettendosi in mostra per doti di leadership è Rafa Leao del quale l’allenatore sta apprezzando l’abnegazione e la capacità di sacrificio. Ma nell’elenco compaiono anche altri candidati tra cui anche nuovi arrivi come Morata.
La situazione di Hernandez, tra rinnovo e Fonseca
Sulle spalle di Theo Hernandez pesa non tanto il rigore sbagliato, quanto che se ne sia appropriato in barba alle gerarchie interne oltre al rosso che gli è costato due giornate di squalifica con relativa multa annessa da parte della società. Non è la prima intemperanza del francese, protagonista anche nelle scorse settimane dell’episodio del cooling break. In più, c’è dell’altro: parliamo della richiesta di 8 milioni di euro l’anno per il rinnovo del contratto. Una cifra che il Milan non ha la minima intenzione di sborsare.
Non siamo già ai saluti ma è chiaro che se il giocatore non dovesse ammorbidire le proprie pretese l’addio diventerebbe scontato. Anche perché dal punto di vista tecnico il rendimento è lontano dagli standard abituali e ormai da tempo. Col nuovo allenatore, poi, il feeling sembra minimo anche se non è un caso che riguarda solamente il 27enne marsigliese. Nelle prossime settimane si attendono forti risposte sul campo dal terzino. In caso contrario, valigie pronte.