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Milan, Pioli: "Dolore forte perdere il derby e vedere l'Inter festeggiare". Leao capitano contro la Juve

L'analisi di Pioli sui dieci giorni da incubo vissuti dal Milan alla vigilia del match con la Juve: "Ora dobbiamo rialzarci per difendere il secondo posto"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Dopo aver consegnato lo scudetto ai cugini-rivali dell’Inter, il Milan riparte della Juventus. Trasferta allo Stadium in occasione della 34a giornata di Serie A (domani, ore 18:00). Nella conferenza stampa della vigilia Pioli analizza i dieci giorni da incubo dei rossoneri e assicura massimo impegno per blindare quanto meno il secondo posto.

C’è la Juventus sulla strada del Milan: Pioli per il riscatto

“È una partita importante anche per i risultati che abbiamo avuto in Europa League e nel derby di lunedì. Il focus deve essere arrivare secondi, cercare di fare bene e tornare a vincere, perché sono stati dieci giorni delicati e difficili – dice Pioli -. L’umore dello spogliatoio? Non possiamo fermarci a questi risultati negativi, dobbiamo avere l’orgoglio e la voglia di lottare fino alla fine vincendo le partite che rimangono. Siamo dei professionisti, abbiamo il dovere di rialzarci e avere le spalle larghe”.

Milan contro la Juve: l’obiettivo è blindare il secondo posto

“Dovremo lottare, dare il massimo, come se fosse l’ultima partita. È così che dobbiamo ragionare, dobbiamo essere determinati – continua l’allenatore del Milan -. Vogliamo difendere il secondo posto contro un avversario che sta bene. Mancano cinque giornate: dobbiamo dimostrare chi siamo, che siamo il Milan”. Poi aggiunge: “Abbiamo dato tutto, ma non sempre siamo riusciti a mettere in campo le nostre migliori qualità. L’Inter è da quattro anni che è la squadra più forte del campionato e ha vinto solamente due scudetti. Noi non lo siamo mai stati. Abbiamo provato a lottare per le posizioni di vertice, alcune volte ci siamo riusciti, altre meno”.

I dieci giorni da incubo del Milan e la fascia da capitano a Leao

In questi cinque anni non ci sono state vie di mezzo: o momenti molto positivi o molto negativi – analizza Pioli -. Questi dieci giorni sono i più vicini ad essere tra i momenti più negativi. Se potessi cambiare il risultato del derby… ma non si può. Io per primo devo avere le spalle larghe. Leao? Sarà il capitano (mancheranno Calabria e Theo Hernandez, squalificati). Come per tutti, anche per lui è stato un dolore forte perdere il derby e vedere i nostri rivali festeggiare. Non ci resta che reagire e riscattarci”.

Pioli sul ruolo di Ibra e la mancata conferenza post derby

Ibra ci è sempre vicino, cerca di darci fiducia e sostegno per superare un momento delicato e critico – spiega il tecnico emiliano -. Siamo sempre insieme: vinciamo insieme, perdiamo insieme, siamo tristi insieme e insieme cerchiamo di superare momenti difficili”. Sulla mancata conferenza post derby: “Credo sia stato un problema di tempistica, altrimenti sarei stato in silenzio stampa fino alla fine della stagione. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità”.

Inter sempre più incubo del Milan: la fotografia di Pioli

“Il fatto che a vincere lo scudetto sia stata l’Inter e che a eliminarci dalla semifinale di Champions sia stata l’Inter per tutto il nostro ambiente è quello che fa la differenza. Fino a qualche anno fa, quando si arrivata più dietro e vinceva la Juve, tutto sommato il Milan ha fatto quello che doveva fare. Ora che vincono i nostri rivali, i nostri limiti e i nostri errori sono rimarcati ancora di più. Ma se vogliamo alzare il livello, bisogna che impariamo ad avere spalle larghe, a essere più solidi e giocare ancora meglio” conclude Pioli.

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