Il Milan veleggia al secondo posto della classifica della Serie A, imbattuto dopo sette giornate nelle quali ha affrontato anche la Lazio, sconfitta a San Siro, e la Juventus, bloccata sul pareggio all’Allianz Stadium.
Stefano Pioli gongola per il rendimento di Mike Maignan, che si è dimostrato all’altezza della pesante eredità di Gigio Donnarumma, ma anche di Braihim Diaz, sempre più decisivo in termini di gol e assist, oltre che di un Sandro Tonali che dopo la stagione di ambientamento in rossonero sta convincendo tutti a suon di prestazioni al punto da candidarsi per un posto nel centrocampo della Nazionale di Roberto Mancini e di mettere in difficoltà lo stesso Pioli che potrebbe rivedere le proprie gerarchie nel reparto con Ismael Bennacer retrocesso al ruolo di riserva del duo formato dall’ex Brescia e da Fran Kessié.
Non così rosea si presenta la situazione in attacco, dove Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic sono stati condizionati a lungo da problemi fisici e dove Pietro Pellegri non ha ancora inciso.
Il francese, autore di una doppietta contro la Lazio, sarà comunque molto utile nel corso della stagione, ma in società ci si chiede se a gennaio, qualora la classifica fosse ancora così promettente e il Milan fosse ancora in Europa, Champions o Europa League che sia, non valga la pena di intervenire per mettere a disposizione dell’allenatore un altro attaccante. Per il momento il duo composto da Maldini e Massara non sembra poter disporre di un extra budget da parte della proprietà e del resto le occasioni latitano.
Il nome più seguito è comunque quello di Andrea Belotti. Il centravanti campione d’Europa con l’Italia è ormai in rottura con il Torino, con cui andrà in scadenza nel prossimo giugno, dopo che il presidente granata Urbano Cairo ha di fatto ufficializzato il no del giocatore al rinnovo proposto dalla società, un ricco triennale da 3,2 milioni netti.
“L’attrazione fatale” tra Belotti e il Milan è di vecchia data e risale all’estate 2019, quando il Gallo era di fato sul mercato dopo l’esaltante stagione che vide il Toro di Walter Mazzarri sfiorare la qualificazione alla Champions League, ma con una clausola rescissoria da 100 milioni che scoraggiò tutte le pretendenti, compreso il Milan.
Belotti del resto è tifoso rossonero fin da bambino e punterebbe proprio ad approdare al Milan. In società però per il momento il gradimento è tiepido, proprio perché si aspetta di capire se davvero il giocatore si svincolerà. Solo in quel caso la società rossonera è pronta a fare passi ufficiali, mentre qualora Belotti rinnovasse il contratto in extremis con il Toro il Milan farebbe un passo indietro.
Lo svincolo è comunque la soluzione più probabile, ma il Milan vuole aspettare di avere le idee più chiare anche sul futuro di Zlatan Ibrahimovic, che potrebbe decidere di ritirarsi al termine della stagione.