Poteva essere un grande amore, invece ha lasciato solo strascichi senza che il matrimonio si sia neppure celebrato e consumato. Storia particolare quella tra Ralf Rangnick e il Milan. Un rapporto mai nato eppure discusso, analizzato, criticato per mesi, fino all’improvviso dietro-front di luglio. Un rapporto su cui il manager tedesco è tornato oggi, con un’intervista al Corriere della Sera che ha già scatenato il putiferio sui social.
Rangnick, le parole su Ibra
Ecco alcuni passaggi dell’intervista: “Ammiro la forma fisica di Ibrahimovic a 38 anni, ma il mio compito è creare valore, non comprarlo. I calciatori vanno cercati quando non li conosce quasi nessuno. Alla Red Bull abbiamo lavorato di continuo sugli scout. Può capitare che un procuratore mi proponga un giocatore, ma se è bravo davvero dobbiamo già conoscerlo noi”.
E le considerazioni sul Milan
Quindi sul mancato approdo al Milan: “Perché non sono diventato l’allenatore rossonero? C’è stato il Covid. Ero stato contattato dal Milan a ottobre, quando erano a tre punti dalla zona retrocessione. Mi ha colpito la conoscenza che avevano nel mio lavoro passato. Poi Pioli ne ha vinte 9 e pareggiate 3, i discorsi si sono chiusi. Eravamo d’accordo che cambiare nell’immediato non sarebbe stato saggio. Sul medio-lungo termine non so”.
Rangnick-Milan, le reazioni dei tifosi
Indignati ed esasperati, così i tifosi rossoneri si mostrano nell’accogliere l’ennesima intervista del trainer tedesco. “Rangnick ha leggermente rotto a parlare di Milan, Roma, Italia… Fino a 3 mesi fa non se lo filava nessuno… il mio disoccupato preferito”, è il risoluto commento di un tifoso rossonero. E molti ne condividono le idee. “Ma ora Rangnick ha intenzione di parlare di Milan all’infinito?”, si chiede Marco. “Continua a parlare del Milan, dire che l’ha presa bene dai”, ironizza un altro utente. Fuori dal coro la considerazione di Domenico: “Boh, a me Rangnick sta simpatico sinceramente e credo che le sue dichiarazioni siano comunque sempre logiche, sincere e intelligenti”.