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Milan-Venezia: Fonseca abbraccia Leao e pensa all'Inter, Di Francesco è una furia e si scusa

Dopo la vittoria per 4-0 contro il Venezia, il Milan tira il fiato con il primo successo dell'era Fonseca. Che chiude definitivamente il caso Leao e Theo Hernandez, e parla del Liverpool e dell'Inter. Intanto Di Francesco fa mea culpa

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Il ritorno in campo dopo la sosta delle nazionali ha mostrato a San Siro un Milan ritrovato, che contro un modesto Venezia (sempre più in crisi nera) conquista la prima vittoria dell’era Fonseca. Pratica sbrigata nel giro dei primi 30 minuti di gioco, con un poker che ha chiuso i conti non solo con la partita in sé, ma anche per quanto riguarda un caso che si trascinava e che riguardava Theo Hernandez e Leao.

Theo Hernandez e Leao, da reietti a trascinatori contro il Venezia

I due hanno vissuto le ultime settimane da reietti rossoneri, rei dell’ammutinamento (o presunto tale, vista la coltre di ambiguità che spesso cala sul calcio) in Lazio-Milan dove sono apparsi platealmente in disparte rispetto al resto della squadra durante la pausa di refrigerio. Cosa che ha scatenato una ridda di dietrologie, commenti, polemiche, dando l’immagine di uno spogliatoio balcanizzato a causa dell’arrivo di un Fonseca che, fino ad oggi, non era riuscito a consegnare al Milan i sospirati 3 punti.

A San Siro però, contro il malcapitato Venezia, i due hanno dimostrato di essere uniti anche nella buona sorte. E nella voglia di riscatto. Come se avessero fretta di mettere a tacere con i fatti tutta la vagonata di polemiche, nei primi due minuti del match Leao regala un assist perfetto di tacco a Theo Hernandez, che ha firmato così il primo gol della serata.

Fonseca: “Leao e Theo devono capire certe scelte”

Va detto che lo stesso Fonseca aveva già impartito il perdono ai due nelle scorse settimane. Ma la prestazione contro i lagunari ha contribuito a far respirare la squadra dopo un avvio di stagione in apnea (e senza vittorie) e dare un po’ di serenità all’ambiente.

A Sky Sport l’allenatore lusitano ha spiegato dopo la partite: “Le cose le dobbiamo gestire in maniera tranquilla ed equilibrata, pensando sempre a ciò che è meglio per la squadra. Se un giorno decido che Theo o Rafa non dovrebbero giocare, loro debbono capire la cosa, come lo hanno fatto con la Lazio. Loro due sono giocatori molto importanti e oggi lo hanno dimostrato”.

“Sono soddisfatto dell’atteggiamento di Leao”

Poi ha aggiunto: “Non si è mai sempre tutti d’accordo in una famiglia, ma ciò che è importante è fare il bene della squadra, e che i giocatori lo possano capire”. E in conferenza stampa ha rivelato , a proposito di Leao: “Sono molto soddisfatto del suo atteggiamento difensivo. Gli ho detto che mi è piaciuta molto la sua partita difensiva e il suo lavoro per la squadra”.

“Priorità al match contro il Liverpool, ma sto già guardando al derby contro l’Inter”

Poi l’ex tecnico della Roma ha parlato delle prossime partite sia in un campionato che in Europa: “Ho già iniziato a pensare sia all’Inter che al Liverpool. So quanto il derby sia importante per i tifosi, ma anzitutto io debbo pensare al Liverpool, perché sarà una grande sfida. Ma ho già iniziato a guardare l’Inter e a pensare ciò che bisogna fare. Stiamo lavorando per cambiare la rotta degli ultimi derby”.

Di Francesco fa mea culpa: “Ci siamo fatti male da soli”

E mentre il Milan si concentra sulla Champions e sul cruciale derby che deve riuscire a far cambiare idea ai tifosi riguardo l’allenatore, un altro tecnico invece rimane sulla graticola. Parliamo di Eusebio De Francesco, alla guida di un Venezia che in quattro partite di questo avvio di campionato ha racimolato un solo punto.

Pur in disaccordo sul rigore subito (“Ho dei dubbi, mi è sembrato cercato, il tocco è troppo leggero“), l’allenatore non ha trovato scusanti parlando con i media dopo la partita: “È venuta fuori la nostra fragilità su cui dobbiamo lavorare. La squadra aveva reagito bene al primo gol: peccato per la palla persa, per il calcio d’angolo e i due rigori. Ci siamo fatti male da soli. Una serata storta che ci deve servire da lezioni: senza scusanti, gli errori sono i nostri. Non siamo stati all’altezza, davanti c’era una squadra che aveva giocatori che volevano dimostrare”.

Di Francesco indica la via d’uscita dalla crisi

Per Di Francesco passi perdere a San Siro, “ma non in questo modo”. “Siamo stati ingenui – ha proseguito – facendoci tanti gol da soli, come il secondo che ci ha tagliato le gambe. Sulle prime quattro situazioni abbiamo incassato quattro gol in 27 minuti. La squadra ha provato a fare ottime manovre, ma poi se subisci con troppa facilità… Noi abbiamo dato una mano al Milan, non siamo mai entrati in partita”.

Per il tecnico “bisogna lavorare sulla testa” per uscire dal vicolo cieco dove è finito il Venezia. “Dobbiamo capire tutti che la Serie A è diversa dalla Serie B. Qui se sbagli gli avversari non ti perdonano, perciò dobbiamo adeguarci. Prima o poi ritroveremo convinzione e coraggio. Qualcosa si vede, però a sprazzi”.

L’analisi di Di Francesco si chiude così: “Il problema di fondo è che nei momenti di difficoltà vai a smarrire anche le tue certezze e i ragazzi vanno più in protezione che essere coraggiosi. Questa partita deve servirci da lezione. E vogliamo chiedere scusa ai nostri tifosi”.

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