In casa Milan è iniziato il periodo del conto alla rovescia. Per la corsa allo scudetto, che vivrà nel prossimo weekend, il terzultimo di campionato, un momento decisivo con la trasferta di Verona in programma 48 ore dopo l’impegno casalingo dell’Inter contro l’Empoli, ma anche sul fronte societario. E di conseguenza per il mercato.
- Milan, la storia passa (ancora) da Verona: poi sarà mercato
- Milan, i dubbi di Ibrahimovic turbano la volata scudetto
- Milan, i piani di Investcorp per tornare grandi in Europa
Milan, la storia passa (ancora) da Verona: poi sarà mercato
Giocarsi un bel pezzo dello scudetto numero 19 della storia, che chiuderebbe un’attesa lunga 11 anni, su un campo storicamente ostile ai rossoneri come il “Bentegodi”, dove due allenatori simbolo della storia del Milan come Nereo Rocco e Arrigo Sacchi hanno perso in maniera clamorosa due titoli che sembravano già vinti, rispettivamente nel 1973 e nel 1990, contribuirebbe a spingere Stefano Pioli nella storia del club e darebbe ulteriore linfa all’entusiasmo della futura proprietà in chiave mercato.
Due acquisti per la prossima stagione sono di fatto definiti, quelli di Divock Origi e Renato Sanches. L’attaccante belga arriverà dal Liverpool a scadenza di contratto, il centrocampista potoghese del Lille ha già detto sì da tempo al Milan: contratto quadriennale da 4,5 milioni netti per l’ex Bayern Monaco, che per approdare in Italia ha ignorato anche la corte dell’Arsenal.
Milan, i dubbi di Ibrahimovic turbano la volata scudetto
Sanches prenderà il posto di Kessie, ma potrebbe non essere l’unico rinforzo a centrocampo, visto che è tornata d’attualità la pista legata a Sergej Milinkovic-Savic, destinato a lasciare la Lazio, ma valutato non meno di 60-70 milioni e nel mirino anche di Manchester United, Psg e Juventus.
Il suo arrivo rappresenterebbe il biglietto da visita più efficace per le ambizioni di Investcorp, ma la nuova proprietà è destinata a fare subito i conti con il possibile addio al calcio di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, comparsa seppur di lusso nell’esaltante stagione della squadra, sarà a disposizione per Verona, ma a ‘Espn’ è tornato a parlare del possibile addio al calcio: “Mi sento vicino alla linea di porta ed un ho un po’ di paura. Non ha senso giocare se soffri troppo, a quel punto è meglio essere realisti e dire a te stesso: ‘È abbastanza’. E cominciare un nuovo capitolo”.
La sensazione è che Zlatan sia davvero dilaniato dai dubbi e che l’eventuale conquista dello scudetto possa non aiutarlo a sciogliere: chiudere in bellezza o vivere un’altra stagione magari “a gettone” per saggiare i progetti della nuova proprietà? Se ne saprà di più a campionato finito.
Milan, i piani di Investcorp per tornare grandi in Europa
La trattativa tra il Fondo Elliott e Investcorp intanto procede spedita e anzi si può definire quasi conclusa. Solo l’opportunità legata proprio al delicatissimo momento vissuto dalla squadra sta facendo slittare il momento del signing e poi del closing, ma dal 22 maggio, che lo scudetto campeggi o meno sulle maglie rossonere nella prossima stagione, la nuova era del Diavolo partirà ufficialmente e con essa le mosse di mercato che nei piani del fondo del Bahrain dovranno permettere alla squdara di colmare in tempi rapidi il gap con le grandi d’Europa.