A Losanna l’esecutivo del CIO ha approvato otto nuovi eventi per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 finalizzati a proseguire il cammino verso la parità di genere: il totale delle gare sarà così di 116, 54 maschili, 50 femminili e 12 miste. Gli atleti impegnati saranno 2900, 1538 uomini e 1362 donne. “I Giochi di Milano e Cortina saranno la pietra miliare dello sforzo di promuovere la parità di genere ai Giochi olimpici – ha detto il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach -, stiamo passando dal 40% di partecipazione femminile a Sochi 2014 al 47% a Milano e Cortina”.
Esordirà nel programma olimpico lo sci alpinismo con tre gare, le sprint maschile e femminile e la staffetta mista. Nello skeleton debutterà la gara a squadre mista, proprio come nello slittino, nel quale invece esordirà il doppio femminile al fianco di quello classico, che in teoria è sempre stato open ma che di fatto è stato disputato sempre e solo da uomini dal 1964. Nel freestyle si disputeranno dual moguls maschile e femminile, nel salto con gli sci femminile ci sarà (finalmente) la gara individuale dal trampolino grande. Sparisce invece il parallelo a squadre dello sci alpino, introdotto a PyeongChang 2018.
Nessuna modifica al programma di biathlon, snowboard, sci nordico, bob, curling, hockey su ghiaccio, pattinaggio figura, pattinaggio velocità e short track. Sono state inserite in forma provvisoria le combinate dello sci alpino maschile e femminile, che quindi potrebbero sparire entrambe, ma la decisione finale sarà presa entro aprile del 2023. Per quanto riguarda la combinata nordica, nelle ultime tre edizioni dei Giochi le 27 medaglie sono state vinte da atleti di sole quattro nazioni, e cioè Giappone, Norvegia, Austria e Germania, e quindi è anch’essa messa in discussione. La gara femminile per ora di sicuro non debutterà perché è stato disputato un solo mondiale con solamente 10 nazioni partecipanti.