Sta per partire la stagione più lunga del Mondiale di Formula 1: per la prima volta nella storia sono infatti in calendario, a meno di cancellazioni per l’emergenza Covid-19, 23 Gran Premi, a cominciare da quello del Bahrain di domenica prossima.
E’ vero che la Mercedes nei test prestagionali effettuati proprio sul circuito del Sakhir non ha particolarmente brillato ma senza dubbio sarà ancora una volta la vettura da battere, con Lewis Hamilton che è pronto a battere il record di titoli mondiali piloti che attualmente, a quota 7, detiene in coabitazione con Michael Schumacher.
Hamilton inoltre quest’anno potrebbe toccare la tripla cifra sia come numero di gare vinte sia come pole position conquistate: in questo momento è rispettivamente a quota 95 e 98. La Mercedes invece ha già la striscia più lunga di sempre per titoli consecutivi vinti, 7 dal 2014 al 2020, e arrivando a 8 eguaglierebbe la McLaren come terza scuderia plurivittoriosa della storia, alle spalle solo di Ferrari (16) e Williams (9).
La Ferrari è a digiuno di titoli mondiali dal 2007 e proprio quell’anno la casa di Maranello corse per l’ultima volta con due piloti, Kimi Raikkonen e Felipe Massa, che non avevano mai vinto il titolo in precedenza. Quest’anno la circostanza si ripeterà con Charles Leclerc e Carlos Sainz, che peraltro sono la coppia di piloti più giovane del Cavallino rampante dal 1968 (Chris Amon e Jacky Ickx). 14 anni fa Raikkonen divenne campione del mondo, si ripeterà anche questa circostanza quest’anno con Leclerc e Sainz?
Altro motivo di interesse sarà l’esordio di Mick Schumacher, che domenica correrà la sua prima gara iridata otto anni, quattro mesi e tre giorni dopo l’ultima apparizione di papà Michael in Brasile nel 2012. Anche il pilota della Haas inizierà la sua carriera nel Circus a 22 anni ma lo farà sette mesi e 16 giorni prima del leggendario padre.