La penultima giornata dei Mondiali di Atletica di scena a Budapest è stata aperta dalla maratona femminile per chiudersi con una serata il cui clou sono state le staffette. Al di là delle batterie dei 4×400, a calamitare l’attenzione le 4×100, dove l’Italia era giunta in finale con entrambe le rappresentative, femminile e maschile, e con grandi ambizioni.
- Mondiali Atletica, l'Italia onora le finali 4x100
- 4x100 maschile: Italia vicecampione mondiale, per le azzurre un risultato storico
- Mondiali Atletica, 4x400: Italia in finale col brivido
- Mondiali Atletica, la maratona femminile
- Italia male nei 5000 femminili e nell'asta maschile
Mondiali Atletica, l’Italia onora le finali 4×100
Ambizioni difese dal quartetto maschile che è andato a prendersi l’argento mondiale grazie alla prestazione offerta in pista da Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, pagando pegno davanti al finale in crescendo degli Stati Uniti con Noah Lyles. Ma gli azzurri hanno comunque firmato quattro frazioni da applausi, onorando la finale al meglio. Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni ed Alessia Pavese invece hanno chiuso al quarto posto nella loro 4×100, come vedremo nella nostra cronaca, siglando un risultato storico per le nostre staffettiste.
Ricordiamo che nella serata dei Mondiali che si è appena conclusa si sono svolte le finali del decathlon, 5000 donne, 800 uomini, peso donne ed asta uomini.
4×100 maschile: Italia vicecampione mondiale, per le azzurre un risultato storico
Nella 4×100 maschile gli azzurri partono al meglio con un ottimo primo cambio, idem quelli successivi. Tortu riesce ad imprimere una accelerazione notevole nell’ultima frazione, così come visto ieri nelle batterie. Il velocista si mette dietro Giamaica e Gran Bretagna, ma non recupera sul vuoto (non voragine però) creato da Lyles che si mette al collo il terzo oro e regala il titolo agli Stati Uniti, con la formazione completata da Coleman, Kerley e Carnes. Gli americani chiudono con un tempo pari a 37”38, mentre l’Italia ferma le lancette a 37”62. Terza la Giamaica a 37”76.
Dopo il record italiano di ieri, le staffettiste azzurre ottengono il miglior risultato nella storia della nostra 4×100 femminile. Una caduta a metà gara ha condizionato un po’ la corsa, vinta dagli Stati Uniti con un tempo pari a 41”03. Argento per la Giamaica (41”21), bronzo Gran Bretagna (41″97), e quindi le nostre atlete che fermano le lancette a 42″49.
Mondiali Atletica, 4×400: Italia in finale col brivido
Nella serata delle staffette si sono disputate le batterie delle 4×400. Sul fronte maschile, la compagine italiana composta da Davide Re, Edoardo Scotti, Lorenzo Benati ed Alessandro Sibilio ottiene la qualificazione con il terzo tempo (3’00”14) ottenuto nella seconda batteria, vinta dalla Giamaica in 2’59”82 (secondo posto per la Francia, con 3’00”05).
Gli azzurri dopo la seconda frazione erano quarti, scivolando poi al quinto in quella successiva. Ma sul finale Sibilio trascina la squadra chiudendo all’interno il rivale del Kenya (azione quasi al limite, con il velocista napoletano che allunga la mano per farsi spazio) e coronando così la rimonta dell’Italia, che vola quindi in finale (dove affronterà Stati Uniti, la sorprendente India, Gran Bretagna, Giamaica, Francia, Botswana ed Olanda). Gli azzurri grazie al loro tempo ottengono inoltre il pass per Parigi 2024.
La 4×400 femminile, impegnata anch’essa in una seconda batteria di qualificazione, riesce a strappare il biglietto per la finale pur classificandosi inizialmente quarta: infatti, con il tempo realizzato di 3:23.86, che vale il record italiano, il quartetto composto da Ayomide Folorunso, Alice Mangione, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan la spunta al ripescaggio dopo un duello per il terzo posto contro il Belgio nelle ultime due frazioni.
Inoltre, dopo la squalifica agli Stati Uniti, inizialmente secondi poi eliminati per un errore nel loro cambio, le italiane ottengono l’ulteriore sicurezza risalendo al terzo posto, dietro al Belgio. Miglior tempo della batteria ad opera della Gran Bretagna (3:23.33).
Mondiali Atletica, la maratona femminile
Guardando al resto della giornata, stamane si è disputata la maratona femminile, vinta da Amane Beriso Shankule. La 31enne etiope è arrivata al traguardo di una corsa abbastanza rovente dal punto di vista climatico fermando le lancette a 2h24:23. Ha chiuso al 12esimo posto l’azzurra Giovanna Epis: la 34enne veneta ha ottenuto un tempo finale di 2h29:10, classificandosi al tempo stesso come terza miglior europea nella maratona odierna.
Italia male nei 5000 femminili e nell’asta maschile
Negli 800 metri maschili oro per il canadese Marco Arop, che sigla un tempo al traguardo di 1:44.24. Argento per il keniano Wanyonyi (1:44,53) e quindi terzo il britannico Pattison (1:44.83). Nei 5000 femminili si laurea campionessa del mondo la keniana Faith Kipyegon, bissando il successo già raccolto nei 1500. Ultima una sconfortata ed amareggiata Nadia Battocletti, il cui tempo finale è stato di 15:27.86.
Nel salto con l’asta maschile l’autorità mondiale della disciplina Armand Duplantis non tradisce gli ovvi pronostici e si prende l’oro con una misura pari a 6.10 (5.85 come misura d’esordio). Argento per il sorprendente Obiena, dalle Filippine e che salta a 6.00, mentre il bronzo è andato a pari merito all’australiano Marschall e lo statunitense Nilsen, entrambi con una misura di 5.95. Claudio Stecchi chiude nono dopo essere stato eliminato per aver mancato il salto a 5.85.
L’americana Chase Ealy campionessa nel getto del peso grazie ad un lancio di 20.43. Ed infine si è chiuso poi il programma del decathlon, con il trionfo del Canada nella classifica finale, dove svetta al termine di tutte le prove (l’ultima i 1500) Pierce LePage.