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Mondiali: chi è Dibu Martinez, nervi saldi e lingua lunga per portare l'Argentina in semifinale

Il portiere protagonista del quarto di finale dei Mondiali contro l’Olanda viene da una lunga gavetta in Inghilterra: dopo la gara gli attacchi a Van Gaal e all’arbitro Lahoz 

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Leo Messi è l’uomo copertina, ma se l’Argentina è arrivata in semifinale ai Mondiali di Qatar 2022 molto lo deve a Emiliano “Dibu” Martinez, portiere col ghiaccio nelle vene e senza peli sulla lingua, decisivo ai rigori contro l’Olanda nei quarti di finale dopo aver già salvato la Selecciòn dalla clamorosa rimonta dell’Australia negli ottavi.

Mondiali: chi è Dibu Martinez, portiere dell’Argentina

Il soprannome di Dibu gliel’hanno attribuito nelle giovanili dell’Independiente, dove il 14enne Emiliano Martinez è arrivato da Mar del Plata, sua città Natale: rotondetto e con le lentiggini sul viso, ricordava un cartone animato piuttosto celebre in Argentina, “Dibujo”.

Con questo soprannome si presenta nel 2009 al Sudamericano U17, in Cile, dove aiuta l’Argentina ad arrivare in finale, giocata da protagonista e conclusa con due rigori parati al Brasile, uno dei quali a Coutinho. La Selecciòn U17 non riesce a conquistare il titolo, ma Dibu Martinez si fa notare dagli scout europei: un anno dopo arriva la chiamata dell’Arsenal, che lo aggiunge prima alla propria Academy e poi alla sua seconda squadra.

Dibu Martinez e la lunga gavetta con l’Arsenal

Con i Gunners, però, Dibu Martinez non ha mai la possibilità di affermarsi in prima squadra: in 8 stagioni viene girato ripetutamente in prestito, gioca nelle serie minori inglesi con Oxford, Sheffield Wednesday, Rotherham United, Wolverhampton, Reading e vive anche una parentesi in Spagna, al Getafe. Il talento c’è, ma a Dibu manca la continuità. Nel 2019 rientra all’Arsenal che ne fa la riserva di Bernd Leno: colleziona 9 presenze in Premier e vince la FA Cup da protagonista (6 presenze). È in porta anche nel successo in Community Shield contro il Liverpool: l’Arsenal trionfa ai rigori.

A Londra però non sembra convinto nel puntare su di lui, così Dibu finisce all’Aston Villa, che ne fa il suo titolare. Le prestazioni in crescendo con i Villans portano il c.t. dell’Argentina Scaloni a convocarlo in nazionale: Dibu Martinez esordisce con l’Albiceleste il 3 giugno 2021, in amichevole con il Cile e un mese dopo diventa l’eroe della semifinale di Copa America contro la Colombia: il portiere respinge tre dei 5 rigori tirati dai Cafeteros e spalanca all’Argentina le porte della finale col Brasile: a differenza del Sudamericano U17 del 2009 stavolta Dibu si laurea campione.

Mondiali, la lingua lunga di Dibu Martinez

Oggi sono 24 le presenze di Dibu Martinez con l’Argentina, prima dei rigori dell’Olanda il portiere era già stato decisivo ai Mondiali di Qatar 2022 negli ottavi contro l’Australia, negando al 18enne Kuol il gol del pari allo scadere.

La prova con l’Olanda è seguita anche dalle dichiarazioni al veleno contro l’arbitro Lahoz e il c.t. olandese Van Gaal. “Hanno detto tante sciocchezze prima della partita, hanno prodotto solo il risultato di motivarci – la puntura del Dibu agli Oranje -, hanno scatenato polemiche inutili e ho voluto dirglielo alla fine della partita. Avrebbero fatto meglio a tacere”. E poi, sui 10 minuti di recupero condotti dall’arbitro: “ha dato dieci minuti di recupero senza motivo, forse voleva che passasse l’Olanda, e tutto è tornato in gioco”. Tra i pali o davanti al microfono, Dibu Martinez sembra proprio sapere come difendere l’Argentina.

Mondiali: chi è Dibu Martinez, nervi saldi e lingua lunga per portare l'Argentina in semifinale

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