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Mondiali: Argentina, Messi gioia e veleni: attacca van Gaal, l'arbitro e Werghost

Dopo il successo ai rigori sull'Olanda la Pulce si sfoga e ne ha per tutti: esultanza polemica e accuse pesanti agli orange

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ stata soprattutto la sua vittoria: Leo Messi ha disegnato l’assist per il primo gol dell’Argentina contro l’Olanda, trovando un buco invisibile per Molina, ha segnato il rigore del 2-0 e non ha fallito il suo penalty dopo i supplementari mandando in delirio i tantissimi tifosi sugli spalti. La pulce è all’ultimo appuntamento per vincere il solo trofeo che gli manca, quel Mondiale che in tanti gli rimproverano come lacuna imperdonabile e ieri, come quasi mai gli è accaduto in carriera, ha perso i nervi durante e dopo la partita.

Argentina, Messi furioso con l’arbitro Lahoz

Il primo bersaglio di Messi è l’arbitro Lahoz: Messi e i suoi compagni non hanno gradito i 10′ di recupero nella ripresa che hanno poi portato al gol del 2-2 proprio all’ultimo secondo e in generale, la gestione della partita, che ha visto 8 argentini ammoniti (e anche 6 olandesi, più Dumfries espulso dopo l’ultimo rigore segnato da Lautaro).

A fine partita Messi si è lamentato: «Non voglio parlare dell’arbitro. Dopo ti sanzionano, non posso dire quello che penso. Avevamo paura prima della partita perché sapevamo com’era. Credo che la Fifa debba rivederlo: non possono mettere un arbitro così in una partita come questa. Non è all’altezza». Tra Messi e Lahoz c’era un precedente: nel 2020 Lahoz aveva ammonito Leo che si era tolto la maglia dopo un gol per celebrare Maradona.

Argentina, Messi scatenato contro van Gaal

Il secondo oggetto degli strali dell’argentino è stato il ct olandese van Gaal. Dopo il gol del momentaneo 2-0, si è rivolto ad una parte dello stadio mostrando le orecchie quasi in segno di sfida ma ce l’aveva solo con la panchina olandese e, nello specifico, con van Gaal.

Dopo il trionfo, a fine partita, Messi è andato dal ct dell’Olanda dicendogli “e adesso non parli più?”. Tutti i collaboratori di van Gaal hanno cercato di far ragionare Messi, in primis Edgar Davids che ha provato l’uso della diplomazia. Il motivo? Alla vigilia van Gaal aveva sminuito la Pulce: “Non sta facendo cose speciali, sappiamo come fermare Messi, lo faremo di squadra, non è inarrestabile”.

La risposta è arrivata negli spogliatoi: “van Gaal dice che l’Olanda gioca un buon calcio ma vende solo fumo, la realtà dice che quello che ha fatto stasera la squadra è stato inserire gente alta davanti e calciare palle lunghe. Ero arrabbiato perché un allenatore come van Gaal, con l’esperienza che ha accumulato negli anni in panchina… Che parla come ha parlato, a cui manca il rispetto… Non doveva fare quelle dichiarazioni, non le ho trovate giuste. Non mi piace che le persone parlino prima delle partite. Non fa parte del calcio. Io mi ritengo uno che rispetta sempre tutti, ma pretendo anche rispetto per me e per i miei compagni. van Gaal non è stato rispettoso con noi”.

Argentina, Messi se la prende anche con Werghost

Infine c’è un video, diventato presto virale, in cui Messi sta rispondendo alle domande dei giornalisti nel post-partita, poi si ferma all’improvviso, si gira a brutto muso verso un interlocutore non inquadrato, apostrofandolo così: “Cosa guardi, scemo? Vai, vai, vattene di là”. Per alcuni testimoni si tratterebbe di Werghost, l’autore dei due gol dell’Olanda.

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