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Mondiali donne: Trump attacca Rapinoe per il rigore sbagliato, che polemica

La vendetta che Trump pregustava da tempo: Megan Rapinoe nel mirino dell'ex presidente degli Stati Uniti dopo il rigore decisivo sbagliato ai Mondiali

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

L’eliminazione delle ragazze Usa dal mondiale ha portato con sé strascichi ulteriori: come se non fosse bastato il ko sanguinoso domenica agli ottavi di finale ai rigori contro la Svezia, adesso sono iniziate anche a piovere critiche sulla squadra e nello specifico su alcune delle leader del gruppo. Trump attacca Rapinoe, la star del gruppo colpevole di aver sbagliato un rigore.

La vendetta che Donald Trump pregustava da tempo

La potremmo definire -questa vendetta via social network – una rivincita che l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, pregustava già da tempo. Nel mirino Megan Rapinoe, la stella e capitana della nazionale americana femminile da poco eliminata agli ottavi del Mondiale di calcio femminile dalla Svezia ai rigori. Uno dei tre tiri dal dischetto sbagliati dalla squadra a stelle e strisce l’ha battuto proprio lei che, dopo l’avventura in Nuova Zelanda e Australia, a 38 anni lascia il calcio come annunciato da tempo.

I precedenti tra Trump e la stella Usa

C’è un precedente tra Donald Trump e l’atleta americana: l’ex presidente degli Stati Uniti l’aveva definita in passato come «la calciatrice dai capelli porpora», capitana di «un gruppo di ragazze di estrema sinistra». Adesso, l’ex presidente è tornato all’attacco sui social.

“La scioccante e inattesa sconfitta della nostra nazionale di calcio contro la Svezia è l’emblema di ciò che sta accadendo a quella che una volta era la nostra grande nazione e che ora è in mano a Joe Biden”, definito da Trump nel messaggio con l’aggettivo ‘crooked‘, cioè sbilenco ma pure corrotto o disonesto. E poi non è mancata anche l’accusa diretta alle giocatrici, «molte ostili all’America», e alla leader Rapinoe: “Bel tiro Megan, complimenti. Gli Stati Uniti andranno all’inferno”.

Quando le atlete americane rifiutarono l’invito alla Casa Bianca

C’è ancora un altro precedente tra le atlete americane e Trump: quattro anni fa, quando gli Stati Uniti femminili vinsero il mondiale, rifiutarono l’invito alla Casa Bianca da parte di Trump, accettando invece la visita al Congresso, controllato all’epoca dai Democratici.

Palese l’intento politico di Trump vista la posizione opposta dell’attuale presidente americano. La first lady Jill Biden, appassionata fan della squadra di calcio femminile statunitense, dopo il ko aveva infatti dichiarato che la squadra “ci ha ispirato” in un messaggio dopo la sua sconfitta ai Mondiali. “Hai reso importante questo sport”, ha scritto su Twitter. “Oggi ci hai ispirato con la tua grinta e determinazione. Siamo fieri di te. Ricorda sempre che incoraggi le donne e le ragazze di tutto il mondo a presentarsi e lottare per i loro sogni. Il presidente Joe Biden aveva anche posizionato un cartellone pubblicitario sul prato della Casa Bianca per incoraggiare la squadra all’inizio della Coppa del Mondo.

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