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Mondiali, il portiere del Qatar e il fratello "bravo" che vinse l'oro con Tamberi

Meshaal Barsham non è stato irreprensibile nella sconfitta contro il Senegal: il fratello Mutaz condivise la medaglia d'oro nel salto in alto con "Gimbo"

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

E’ evidente che la scuola dei portieri in Qatar sia ancora molto indietro, perché se si sostituisce il balbettante titolare dell’esordio con un “secondo” ancora più incerto, significa che c’è un problema. Non che ci si aspettassero sorprese, dalla Nazionale padrona di casa, seppur in un Mondiale che sta riservando parecchi risultati imprevisti. Ma se Al Sheeb è stato relegato in panchina dopo le esitazioni dell’esordio contro l’Ecuador, non è andata meglio a Meshaal Barsham, scelto dal ct Sanchez Bas per affrontare il Senegal.

Barsham, social impietosi

Tutto sommato incolpevole sui tre gol subiti, il 24enne portiere è apparso comunque molto incerto in particolare in occasione delle uscite “alte”, in cui ha spesso mancato il pallone. E i social, impietosi come sempre, non hanno mancato di sottolinearlo. Portiere dell’Al Saad, reduce da due vittorie nel campionato qatariota, vanta sedici presenze in Nazionale, con cui esordì il 13 novembre 2020 nell’1-1 in amichevole contro la Costarica.

Barsham, il fratello “illustre”

Eppure, la famiglia Barsham vanta trascorsi importanti nel mondo dello sport. Meshaal infatti è fratello di Mutaz Essa Barshim, saltatore in alto che vinse l’oro ex-aequo con Gimbo Tamberi nel salto in alto a Tokyo 2020/2021 nonché detentore dei record asiatici della specialità, con la misura di 2,43 m all’aperto (seconda miglior misura di sempre) e 2,41 m al coperto. Il padre fu un atleta di buon livello, mezzo fondista e fondista.

Una famiglia di atleti

Barshim, nato a Doha (Meshall è nato invece a Khartoum) il 24 giugno ’91, ebbe l’idea di condividere l’oro con Tamberi: il 1° agosto 2021, i due atleti si fermarono alla misura di 2,37 metri. Il giudice spiegò ai due saltatori che potevano proseguire la finale con uno spareggio, ma su richiesta di Barshim (“can we have two golds?”) i due concordarono per una vittoria ex aequo. “Mio fratello Meshaal è portiere della nazionale e il calcio è lo sport numero uno. Non sono un grande tifoso: mi piace guardarlo in compagnia, e fare il tifo per lui”, disse in un’intervista di fine 2021.

L’amicizia con Gimbo Tamberi

I due, nati da da padre qatariota e madre sudanese, hanno anche un altro fratello, Muamar Barshim, che ha continuato la tradizione di famiglia e pratica salto in alto a buoni livelli. In carriera ha superato la misura di 2.28m e ha vinto la medaglia di bronzo ai Giochi Asiatici del 2014 a Incheon. “Barshim è un ragazzo d’oro – disse di lui Gimbo Tamberi – dopo la gara andata male a Parigi nella stagione del mio ritorno post infortunio Mutaz è venuto a bussarmi alla porta per consolarmi. Piansi di fronte a lui. Abbiamo parlato a lungo quella sera”. Ma la domanda, come avrebbe detto qualcuno, nasce spontanea: chi difenderà i pali del Qatar mercoledì prossimo contro l’Olanda? Magari il terzo portiere della rosa, Yousef Hassan: tanto vale provare, a questo punto. Sarà difficile fare peggio dei due predecessori.

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