Domani il Brasile torna in campo, dopo l’ottimo esordio nel girone dei Mondiali contro la Serbia (battuta 2-0 con la doppietta di Richarlison). Tite però dovrà fare a meno di Neymar e Danilo, col campione del Psg che preoccupa dopo le immagini pubblicate della caviglia.
- Brasile, Tite arrabbiato per l'infortunio di Neymar
- Neymar e Danilo, l'autocritica e la speranza di Tite
- Svizzera, le parole di Yakin
Brasile, Tite arrabbiato per l’infortunio di Neymar
A proposito di Neymar, Tite in conferenza stampa non ha nascosto la sua rabbia: “Su Neymar, contro la Serbia, c’è stato un rodeo di falli. Dobbiamo tutelare i grandi giocatori, se vogliamo lo spettacolo. L’entrata di cui si è parlato (quella di Milenkovic, ndr.) non è stata cattiva, il giocatore non voleva fare male. Una precedente però forse sì”.
Neymar e Danilo, l’autocritica e la speranza di Tite
Il ct del Brasile però ha fatto anche autocritica: “Non ho capito quanto Neymar si fosse fatto male e quando l’ho compreso, l’ho sostituito, ma ho sbagliato. Ney era già azzoppato quando ha partecipato con una giocata al primo gol. Avrei dovuto cambiarlo prima. E avrei dovuto togliere anche Danilo. Rodrygo? Pare che abbia il pallone incollato al piede”. Sarà infatti il giocatore del Real Madrid a sostituire Neymar, ma il Brasile si affiderà soprattutto a Richarlison, scatenato nel match d’esordio.
Infine, Tite ha però mandato un messaggio di speranza al popolo brasiliano e ai fan del calcio: “Non sono un medico, ma sono sicuro che Neymar e Danilo ritorneranno a giocare in questa Coppa del Mondo“.
Svizzera, le parole di Yakin
Sull’assenza di Neymar, anche il ct della Svizzera Yakin ha voluto dire la sua: “Non mi rallegro certo per il fatto che non ci sia: fa male al cuore di chi è appassionato di calcio, quando manca un campione di questo livello. Ma non cambia: il Brasile ha così tanti giocatori forti che potrebbe schierare tre squadre. Il nostro compito non è assolutamente più facile perché non c’è Neymar”.
Yakin è comunque fiducioso e conclude con una rivelazione: “La Svizzera può battere il Brasile. Sostengo che è possibile: in questo torneo ci sono già state delle sorprese e noi conosciamo i loro punti deboli. Mia madre è una tifosa del Brasile, soprattutto di Pelè. Mio fratello maggiore Bülent, che compirà 70 anni l’anno prossimo, veniva soprannominato il Pelé bianco. E io ho tenuto una conferenza a scuola su O Rey: giocando contro la Seleçao, realizzo il sogno che avevo da bambino”.