È la notte di Gregorio Paltrinieri: alle 1 italiane (le 8 di Fukuoka) Greg-Oro proverà a confermarsi campione del mondo nella 10 km di fondo, gara che inaugura il programma in acque libere tra gli uomini dopo che la scorsa notte la tedesca Leonie Beck ha conquistato la medaglia d’oro nella gara femminile.
- L'oro a Beck è di buon auspicio
- Greg-Oro, nessuna paura
- Buone sensazioni e il Giappone gli piace
- Il capolavoro di Budapest
- Meglio di Federica Pellegrini
- Salutano Taddeucci e Gabbrielleschi
- Le altre gare della seconda giornata
L’oro a Beck è di buon auspicio
Curiosità: la Beck si allena ad Ostia con Fabrizio Antonelli, e spesso condivide le sedute proprio con il gruppo di Paltrinieri. Che la cosa possa essere di buon auspicio è quantomeno auspicabile, pensando al fatto che la tedesca vinse lo scorso anno anche l’oro europeo sulla stessa distanza, cosa che non riuscì invero a Paltrinieri che conquistò la vittoria nella 5 km (nella 10 a imporsi fu però Domenico Acerenza, altro protagonista atteso nella notte nipponica).
Greg-Oro, nessuna paura
Tornando alla gara maschile, Gregorio è il favorito d’obbligo, anche perché consapevole una volta di più dei propri mezzi.
Ho lavorato bene in queste ultime settimane, e con Fabrizio Antonelli ci siamo concentrati soprattutto sull’efficienza della bracciata. È cambiato tanto rispetto al mio primo mondiale (è la settima rassegna a cui partecipa): ho una nuotata meno irruenta e più calibrata, spendo minori energie e riesco ad essere più lucido e consapevole dei miei mezzi.
Buone sensazioni e il Giappone gli piace
Il ritorno in Giappone è un piacere e Paltrinieri ci arriva, adesso, con ulteriore maturità.
In Giappone torno volentieri: la marcia di avvicinamento a Tokyo 2020 fu complicata dalla mononucleosi, ma quella esperienza mi ha aiutato a crescere. Non ero abituato ad essere “imperfetto”, ora invece sento di avere un altro tipo di maturità. Quelle due medaglie furono incredibili (argento negli 800 in vasca, bronzo nella 10 km in acque libere), anche se ho il rimorso di essermi ammalato. Sono state le gare più belle della mia vita, ora però voglio solo godermi questa nuova opportunità con la certezza di non avere più paura di nulla.
Il capolavoro di Budapest
Il primo è che Paltrinieri ha sbancato: incetta di medaglie, mai così tante in carriera, con due ori (nella 10 km, appunto, e nei 1.500 m), l’argento nella 5 km e il bronzo nella staffetta mista 4×1.500.
Meglio di Federica Pellegrini
Salutano Taddeucci e Gabbrielleschi
Nella gara femminile che ha aperto il programma delle gare del fondo, da segnalare il sesto posto di Ginevra Taddeucci e il decimo conquistato da Giulia Gabbrielleschi: per entrambe la qualificazione alla gara olimpica è rimandata al prossimo appuntamento che metterà in palio un pass (probabilmente a Doha a inizio 2024), con 10 posti ancora a disposizione.
Le altre gare della seconda giornata
Le gare della seconda giornata hanno sorriso a Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia: smaltita la delusione per l’esito negativo della gara dal trampolino da un metro, nel syncro da 3 metri è arrivata una prestazione decisamente incoraggiante che ha spedito la coppia azzurra dritta in finale con il secondo tempo.
Le medaglie, insomma, sono più che una possibilità: chi arriverà nei primi tre posti si garantirà anche il pass diretto per Parigi 2024. Finale conquistata anche dalle ragazze del nuoto artistico, con tante esordienti alla prima rassegna iridata della loro carriera: Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Alessia Macchi, Sofia Mastroianno, Sophie Tabbani, Enrica Piccoli e Francesca Zunino sono entrate col nono tempo assoluto, eseguendo un esercizio dal titolo “The Dragon” sulle musiche di Snap Tik Biz Rise of Elvis Flags.
Nel trampolino da un metro, il sogno di Elena Bertocchi è durato fino a metà gara, poi hanno inciso negativamente un paio di errori. Di buon auspicio il sesto posto di Chiara Pellacani.