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Morte Jason Dupasquier, il toccante ricordo di Valentino Rossi

Il 'Dottore' ha voluto commemorare lo sfortunato pilota svizzero scomparso dopo l'incidente avvenuto al Mugello paragonandolo ad un grande pilota del passato come Joey Dunlop, anch'egli morto tragicamente.

01-06-2021 11:53

È un ricordo da “storico” del MotoMondiale quello che Valentino Rossi ha voluto fare di Jason Dupasquier, a 48 ore dalla sua scomparsa.

Lo sfortunato pilota svizzero morto ad appena 19 anni nella mattinata di domenica a causa delle ferite riportate dopo la caduta al Mugello durante le prove ufficiali del Gp d’Italia classe Moto3 è stato commemorato da tutti i colleghi prima del via delle gare delle tre classi.

Non sono mancate peraltro differenze di opinioni tra i big della MotoGP circa l’opportunità di far disputare regolarmente il Gran Premio. 

C’è stato chi, come Pecco Bagnaia, si è scagliato contro la decisione degli organizzatori di non cancellare la domenica di gara e chi, come lo stesso Valentino Rossi, ha affermato che pur essendo doveroso chiedersi “che senso abbia continuare”, “evitare di gareggiare non avrebbe cambiato le cose. Tutti volevano andare a casa, ma la prossima settimana ci sarà comunque un altro GP. Comunque, se mi avessero detto che non si sarebbe corso, sarei stato d’accordo”.

Valentino, che al Mugello ha ottenuto un 10° posto, miglior piazzamento della sua prima e tormentata stagione con il team Petronas, è però voluto tornare sul ricordo di Dupasquier attraverso un post sul proprio profilo Instagram ufficiale nel quale Rossi ha avvicinato lo sfortunato Jason con un grande pilota del passato come Joey Dunlop.

Il britannico, re delle corse su strada negli anni ’70 e ’80, ma che ebbe poca fortuna nel Motomondiale, con appena 11 Gp disputati, morì nel 2000 a 48 anni in un incidente avvenuto a Tallinn, in Estonia: Dunlop perse il controllo della propria moto a causa del manto stradale bagnato, morendo sul colpo a causa dell’impatto contro gli alberi.

Il parallelo è iniziato dall’abbreviazione di nome e cognome di Dupasquier, uguali a quelli di Dunlop: “Non conoscevo personalmente Jason Dupasquier, non avevo avuto occasione di incontrarlo nel paddock, però lo seguivo in pista – ha scritto Rossi – Quest’anno stava andando forte, si era ripreso da un brutto infortunio ma era costantemente nel gruppo di quelli veloci. Aveva uno stile aggressivo sulla moto, che insieme a quell’abbreviazione che si vedeva in tv di fianco al suo numero (JDU) mi ricordava il mitico Joey Dunlop. Le immagini di sabato sono state subito molto preoccupanti e la sera si era capito che le sue condizioni erano gravissime, però in queste situazioni non si sa mai tutto e ci si attacca anche alla minima speranza”. 

“Domenica, un’ora prima della gara, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire – ha aggiunto Valentino – È stata durissima mettersi il casco e salire in moto perché in un momento tutto perde senso e ti chiedi che cosa ci fai ancora li. Forse però il miglior modo di onorare e ricordare un altro pilota è proprio correre e cercare di dare il massimo, anche se purtroppo neanche questo può cambiare quello che è successo”.

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Morte Jason Dupasquier, il toccante ricordo di Valentino Rossi Fonte: Getty Images

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