Marc Marquez è tornato a far valere la sua legge in MotoGP dopo il periodo declinante in Honda e la successiva parentesi con il team Gresini dello scorso anno, che è servita come anticamera della stagione da leader del campionato che lo spagnolo sta attualmente vivendo. Su sette gare 3 vittorie, 6 trionfi nelle Sprint e cinque podi: e, in tutto ciò, un feeling con la Ducati ufficiale quasi completo, sicuramente migliore del compagno di squadra Francesco Bagnaia che, ahilui, annaspa invece alla prese con un anteriore della GP25 che proprio non ne vuole sapere di aiutarlo.
- L'incubo vissuto da Marc Marquez
- "Ducati Gresini è stata la sfida più difficile della mia carriera"
- "Voglio conquistare il nono titolo, ma non corro più certi rischi"
- Razgatlioglu verso la MotoGP dal 2026
L’incubo vissuto da Marc Marquez
Eppure qualche tempo fa Marquez pareva un pilota dal grande passato ma dal presente e futuro senza prospettive se non una triste parabola verso il ritiro dalle corse. L’ultimo periodo con Honda è stato, ricordiamo, ben oltre la definizione di deludente, come ha ricordato l’iberico otto volte campione del mondo in una recente intervista rilasciata alla BBC.
“Due anni fa ho vissuto quello che forse è stato il momento più difficile della mia carriera”, riferendosi alla sequela di sventure iniziate nel 2020. Un “incubo”, iniziato con la caduta al GP di Spagna rompendosi l’omero. Da lì quattro operazioni, e nel 2022 la caduta nel warm-up del GP di Indonesia che gli causò una commozione celebrale, e dei disturbi di diplopia.
“Ducati Gresini è stata la sfida più difficile della mia carriera”
Di conseguenza il futuro di Marquez sembrava all’insegna della fine della sua carriera nel mondo delle due ruote. Allora dovette prendere “decisioni difficili e rischiose”, ovvero chiudere il rapporto di lungo corso e foriero di trionfi con Honda.
“Non ero pronto a vincere di nuovo – ha spiegato alla BBC -. I miei amici erano alla Honda e avevo un ottimo stipendio. Ho detto di no a tutte queste cose solo per dimostrare a me stesso se fossi ancora in grado di essere veloce”.
Quindi l’approdo nel 2024 al team Gresini, guidando la Ducati GP23: una sfida, quella, che ha definito come “la più difficile di tutta la mia carriera. Mi sono rotto un sacco di cose per dimostrare le mie capacità”, riferendosi agli infortuni.
L’ambiente del team italiano lo ha però rinfrancato, aiutandolo a “ricostruire la fiducia”, ovvero “porsi passo dopo passo degli obiettivi raggiungibili. Prima della vittoria devi capire la moto. Poi finire tra i primi cinque, poi sul podio e quindi iniziare a lottare per il successo”.
Il resto è storia: Marquez è tornato a vincere nel 2024, ha puntato i piedi per passare nella stagione successiva nel team ufficiale Ducati, con buona pace di chi ambiva alla sella come Jorge Martin, e oggi è leader quasi incontrastato del Motomondiale.
“Voglio conquistare il nono titolo, ma non corro più certi rischi”
E questo revival dei tempi migliori della sua carriera lo spinge a voler dimostrare di poter ritornare negli albi d’oro della disciplina, conquistando il nono titolo che lo porterebbe ad eguagliare il record di Valentino Rossi (e se allarghiamo lo sguardo al motorsport su due ruote anche Antonio Cairoli, nove volte campione del mondo di motocross): “Nove è un numero che voglio raggiungere, e io ci proverò”, ha assicurato Marquez.
Oggi però deve essere un Marc diverso rispetto al passato: “Quando sono arrivato in MotoGP dovevo lottare contro grandi nomi come quelli di Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Rossi. Oggi mi confronto con dei giovani talenti della Moto2 e che nella classe regina sono molto competitivi. Ma cerco di valutare meglio i rischi: dieci anni fa pensavo che il mio corpo fosse adatto solo per correre in moto e che ogni volta avrei recuperato. Adesso invece capisco che riprendersi da determinati infortuni non è facile”.
Infine una rivelazione che coinvolge il fratello, partito in quarta in questa stagione con la Ducati Gresini e attualmente secondo a 24 punti di distanza da Marc: “Mia madre tifa più per lui, e con me scherza dicendomi sempre di lasciar vincere Alex, visto che sostiene che ho già abbastanza titoli”.
Razgatlioglu verso la MotoGP dal 2026
Nel frattempo il mondo della MotoGP si prepara ad accogliere un campione Superbike. Stando a quanto riporta Speedweek Toprak Razgatlioglu nel 2026 correrà nella classe regina con Yamaha Pramac. Decade quindi definitivamente la pista BMW per il due volte trionfatore SBK.
Evidentemente le buone prestazioni della M1, come stanno dimostrando i risultati che sta ottenendo in particolare Fabio Quartararo, hanno convinto il turco e il suo entourage, tanto è vero che dalla prossima stagione dovrebbe contare sul supporto e mezzi ufficiali alla pari dei suoi colleghi di Yamaha, oltre a mantenere come sponsor Red Bull. L’annuncio vero e proprio comunque dovrebbe avvenire in occasione del GP del Mugello del prossimo 22 giugno.