Missione compiuta, Lorenzo Musetti vola agli ottavi di finale del Roland Garros. Quanta fatica però per il carrarino prima di mandare agli archivi il match contro Mariano Navone, ruvido argentino con la patente di “terraiolo doc”. Quattro set belli tirati, con grosso spavento iniziale provocato dalla perdita del primo set e del servizio nel primo gioco del secondo, con tanto di discussione serrata col giudice di sedia e di nervosismo a fior di pelle per Lollo. Alla fine, tutto a posto: qualificazione ottenuta in rimonta e sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
- Roland Garros, avvio difficile per Musetti con Navone
- La riscossa di Lollo e la rimonta: ribaltato l'argentino
- La gioia del carrarino: "Due anni fa questa partita l'avrei persa"
Roland Garros, avvio difficile per Musetti con Navone
Tre ore e 25 minuti di gioco: tanto è durata la sfida tra Musetti e Navone, contraddistinta da varie partite nella partita. Quella iniziale vede l’argentino più pronto e reattivo ad adattarsi alle condizioni particolari del campo, segnato dal vento, dal sole e dai rimbalzi instabili. Il break nel primo gioco è quello che incanala il set. Musetti sbaglia troppo, riesce a strappare a sua volta il servizio a Navone ma lo perde subito dopo. E s’arrabbia. Chiama out una palla giocata da Navone, ma lo fa un attimo dopo averla rigiocata: è punto contro. Musetti ha da ridire col giudice di sedia e gli saltano i nervi. Risultato? Primo set Navone sul 6-4.
La riscossa di Lollo e la rimonta: ribaltato l’argentino
Anche nel secondo Musetti parte male, perde il servizio a zero e si ritrova a rincorrere. Ma stavolta la reazione di Lollo non è un fuoco di paglia. Il controbreak serve a rimettere in piedi set e partita, anche perché Navone inizia finalmente a sbagliare qualcosina, soprattutto negli smash. Il 6-4 vale la parità nei set, poi pure nel terzo Musetti perde subito il servizio, ma lo ritrova ben presto e allunga. Finisce 6-3, dopo aver annullato una palla break sul 5-3, mentre nel quarto l’italiano ha vita facile e chiude con un rassicurante 6-2. Punteggio che nasconde le difficoltà vissute e le insidie di qualche pericoloso blackout, soprattutto nella prima parte di gara.
La gioia del carrarino: “Due anni fa questa partita l’avrei persa”
A fine gara Musetti mostra il bicipite alla telecamera e spiega: “Ho trovato condizioni diverse rispetto ai giorni scorsi. La palla rimbalzava molto meno all’inizio, ho fatto fatica a trovare il ritmo. Poi mi sono sentito meglio, sono orgoglioso per come ho ribaltato la partita. In cosa sono migliorato? Ho messo ordine nel caos tennistico che ho. A volte è difficile prendere la decisione giusta: questo clic è arrivato quando ho iniziato ad avere le idee più chiare. E poi sono cresciuto nell’atteggiamento: questa partita non so se l’avrei vinta due anni fa”. Quindi una battuta: “Il segreto del tennis italiano? Pasta, pizza… Forse un po’ di fortuna, ma penso sia il periodo migliore nella storia del nostro tennis“.