Il suo nome è già leggenda: Leandro Pereira do Nascimento Lo, semplicemente Leandro Lo ha perso la vita per le conseguenze di un colpo d’arma da fuoco che lo ha raggiunto alla testa durante una lite, violentissima scoppiata nel corso di un party in un club esclusivo a San Paolo, in Brasile.
Ad appena 33 anni finisce l’esistenza di un campione assoluto che ha rappresentato, per il Brasile, motivo di orgoglio e di educazione alla filosofia più antica e non violenta del jujitsu. L’ennesimo lutto, per il mondo dello sport in questi mesi, segnati dalla scomparsa di giovani promesse e grandi campioni come l’americano David Lee. Ma non con una simile e inaudita violenza.
- La morte assurda di Leandro Lo
- Il diverbio che ha portato allo sparo
- Il tragico epilogo: morte cerebrale
La morte assurda di Leandro Lo
Un epilogo drammatico, reso ancora più assurdo ed incomprensibile dalle ultime informazioni che riportano i media brasiliani: a colpire Lo, 33 anni appena e già otto volte campione del mondo di jujitsu in cinque categorie differenti, l’ultimo titolo conquistato a maggio, è morto dopo essere stato colpito da un proiettile sparato da distanza ravvicinata da una persona. Un individuo che, secondo quanto riferiscono le prime informazioni riportate da O Globo, sarebbe un poliziotto.
Secondo alcuni testimoni, il campione di jujitsu ha cominciato a litigare con uno degli ospiti, apparso in condizioni di alterazione. L’uomo aveva afferrato dal bancone del bar una bottiglia per usarla come arma, ma è stato immobilizzato da Lo con una di quelle prese che lo avevano reso celebre nel mondo delle arti marziali, chiudendo lì la questione.
Il diverbio che ha portato allo sparo
Invece, libero dalla presa di Lo, l’uomo, identificato come Henrique Otavio Oliveira Velozo, ha estratto la pistola e sparato al campione colpendolo alla testa in un luogo affollato creando il panico.
Secondo quanto riferisce O Globo, l’uomo sarebbe un uomo appartenente alle forze dell’ordine: dopo essersi reso irreperibile, il poliziotto – 30 anni – si è presentato al Dipartimento degli affari interni della polizia militare nel pomeriggio di domenica 7 agosto, ed è stato portato alla stazione di polizia locale.
Il tragico epilogo: morte cerebrale
Portato d’urgenza in ospedale, il campione brasiliano è morto dopo il ricovero a causa della gravità delle ferite riportate alla testa.
“L’ultimo titolo conquistato – aveva commentato di recente il lottatore – è stata una delle esperienze più belle della mia vita”.
Nel prossimo weekend, Lo avrebbe dovuto partecipare ai campionati di jujitsu in programma negli Stati Uniti. Un appuntamento che rimarrà privo della sua leggenda.