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MotoGP: "Bagnaia e Marquez gran coppia ma attenta Ducati". Luca Cadalora vuota il sacco anche su Valentino Rossi

L'ex campione di motociclismo Luca Cadalora ha ricordato i tempi in cui lavorava nello staff di Valentino Rossi e ha detto la sua sulla rivalità con Marquez e sulla convivenza futura tra Bagnaia e Marc in Ducati

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Domenica senza MotoGP. La settimana prossima si torna a impennare, sarà un’altra levataccia per gli appassionati che vorranno seguire la quart’ultima tappa del duello tra Bagnaia e Martin in Australia. Intanto si continua a parlare, del futuro Ducati che sarà incentrato su Pecco ma anche su Marc Marquez. Un Dream Team come l’ha definito un certo Luca Cadalora, campionissimo che negli anni ’90 riportò l’Italia a recitare un ruolo da protagonista nell’allora classe regina, la 500cc, ancor prima di Biaggi e Rossi. E anche di Valentino l’ex pilota ha parlato dal momento che gli ha fatto da “coach” per tre anni e lo conosce bene, arrivando a dare un giudizio anche sull’annosa questione Sepang 2015 ritornata di moda negli ultimi mesi.

Chi è stato Luca Cadalora: fratello maggiore di Rossi e Biaggi

Luca Cadalora, classe ’63, è stato un motociclista campione del mondo della classe 125 nel 1986 e due volte della classe 250 nel 1991 e 1992. Un big a tutti gli effetti con uno stile impeccabile che ha riportato l’Italia al vertice della classe regina del Motomondiale, l’allora 500cc antesignana della MotoGP, negli anni ’90.

La sfortuna di Cadalora è stata quella di essere arrivata in un mondo dominato da Mick Doohan, Wayne Rainey e Kevin Schwantz. Eppure è riuscito a ritagliarsi i suoi spazi e le sue soddisfazioni con 8 vittorie nella classe regina e la lotta per il titolo tra il 1994 (secondo) e il ’95-’96 (entrambi gli anni terzo).

Cadalora ricorda l’esperienza da coach di Valentino Rossi

In pochi forse lo ricordano ma Luca Cadalora ha unito il suo nome a quello di Valentino Rossi che proseguendo sulla strada tracciata da Cadalora prima e da Biaggi poi ha tinto di azzurro Italia il Motomondiale e la classe regina in particolare. Dal 2016 al 2018 Luca ha lavorato come allenatore personale per la squadra di Valentino Rossi.

Esperienza al fianco del Dottore che Cadalora ha ricordato in un’intervista concessa a relevo.com: “Ero fuori dal sistema delle corse da quindici anni. Nel 2015 ci siamo visti a Misano. Era inverno e si stava allenando con i ragazzi della sua accademia. È successo che ero lì a correre con la mia R1. Abbiamo parlato, ci siamo detti delle cose… E la settimana dopo mi ha chiamato per VR46. Abbiamo fatto un primo test nel 2016 a Phillip Island ed eravamo entrambi contenti. Era l’inizio di tre anni insieme. Per me ha significato tornare a correre. Do sempre libero sfogo al mio cuore, e se decido qualcosa lo faccio con la massima dedizione e impegno. Ottima esperienza. Interessante, divertente”.

Sepang 2015, Rossi vs Marquez: il Cadalora pensiero

Nelle ultime settimane, come fosse un tormentone, è “ricicciata” fuori la questione di Sepang 2015. La querelle, diatriba o dissing per dirla in maniera moderna, tra Marc Marquez e Valentino Rossi in quel mondiale poi vinto da Jorge Lorenzo. Il Dottore ha riscoperchiato il vaso di Pandora nel podcast Mig Babol, condotto dall’amico Andrea Migno, sviscerando per l’ennesima volta il feud contro lo spagnolo. Marquez ha risposto con il “silenzio” a differenza di Maio Meregalli. Ma anche di Ramon Forcada, entrambi uomini Yamaha all’epoca dei fatti. Insomma all’appello su quella questione mancava solo Jorge Lorenzo…

A riportare un po’ di equità di vedute ci ha pensato Luca Cadalora il saggio che sull’episodio è stato serafico: Non è stato piacevole per nessuno. Né per Rossi né per Marc credo che ci siano stati errori da entrambe le parti e purtroppo la situazione resta irrisolta anche oggi. Ti parlo da ex pilota e ti dico che non è bene provare emozioni negative nei confronti delle altre persone. Soprattutto se continui a correre. Nel mio caso, quando ero con Rossi, non sono riuscito ad evitare che questa polemica continuasse indipendentemente dal fatto che l’altra persona potesse o meno fare qualcosa di dannoso, sportivamente parlando. Ci ho provato, perché sapevo che questo episodio, quell’emozione che ha provato Rossi, non gli faceva bene”.

“Dream team con Bagnaia-Marquez” ma Cadalora avvisa Ducati

Impossibile non fare a Cadalora una domanda sul presente ma soprattutto sul futuro, sulla MotoGP che verrà con Ducati che ha deciso, un po’ a sorpresa, di promuovere Marquez invece di Martin nel team Factory al fianco di Bagnaia. Anche qui, Luca ha le sue idee ben chiare: “Marquez mi ha sorpreso. Inizialmente ha trovato difficoltà, ma non mi aspettavo che fosse così estremamente competitivo. Fa parte di una squadra satellite e questo comporta molti limiti. Detto questo, e senza denigrare Martín – grande pilota, molto veloce – penso che abbiano costruito un Dream Team. Ciò che verrà è bellissimo, un sogno”.

Però ogni cosa bella ha i suoi lati positivi e negativi e Cadalora mette in guardia Ducati sul tema della gestione di due galli nel pollaio: “Sono bravi, hanno titoli, parliamo forse di due dei tre o quattro migliori al mondo… Potrebbe esserci battaglia e la Ducati avrà il compito di gestire bene il rapporto, ma è un classico in questo mondo”.

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